Torna la campagna nazionale “Paesaggi Sensibili” 2018

Dal 20 al 28 ottobre si svolgerà la sesta edizione della campagna nazionale sui Paesaggi Sensibili dedicata alla pianificazione territoriale e paesaggistica.

 

Torna la campagna nazionale “Paesaggi Sensibili” 2018

Dal 20 al 28 ottobre si svolgerà la sesta edizione della campagna nazionale sui Paesaggi Sensibili dedicata alla pianificazione territoriale e paesaggistica.

Il Codice Dei Beni Culturali e del Paesaggio (Parte Terza – Beni Paesaggistici – Titolo I – Tutela e valorizzazione Capo I Disposizioni generali – Articolo 135 comma 1) fornisce indicazioni chiare sul concetto di pianificazione:

“Lo Stato e le regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono. A tale fine le regioni sottopongono a specifica normativa d’uso il territorio mediante piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico-territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici, entrambi di seguito denominati: “piani paesaggistici”. L’elaborazione dei piani paesaggistici avviene congiuntamente tra Ministero e regioni, limitatamente ai beni paesaggistici di cui all’articolo 143, comma 1, lettere b), c) e d), nelle forme previste dal medesimo articolo 143.”

Già da questo breve passaggio del Codice si deduce che una corretta pianificazione territoriale debba perseguire risultati che tengano conto delle risorse specifiche del territorio, della città, del paesaggio, dell’ambiente oggetto degli interventi, predisponendo strumenti idonei e progettando azioni funzionali al conseguimento degli obiettivi prefissati. Si tratterebbe dunque di procedere secondo azioni meditate, condivise e finalizzate alla salvaguardia delle identità territoriali.

Purtroppo questo indirizzo metodologico è sempre più frequentemente disatteso dall’abusata pratica delle deroghe attraverso la quale, perseguendo obiettivi particolari o, peggio ancora, interessi privati e/o di profitto, sono stati alterati, quando non persi del tutto, quei “valori paesaggistici” che hanno ispirato la scrittura del Codice relativamente al concetto di tutela e valorizzazione del territorio.

Ne sono prova i numerosi condoni che hanno sanato impropriamente situazioni che hanno depauperato l’ambiente e, di fatto impedito oggi ogni pianificazione, scardinando la legalità e depotenziando la qualità della vita dei cittadini.

Riaffermare l’interesse generale, ribadire l’importanza della pianificazione è allora un atto sacrosanto, come esigere che la pianificazione non sia una semplice dichiarazione di intenti, ma trovi nella realtà riscontro e realizzazione efficaci.

Pianificare è anche partecipare alle decisioni. La partecipazione e la presenza delle associazioni di tutela nelle strutture di governo nazionale e locale è azione principale: il cittadino spesso non è consapevole del suo diritto/dovere di interagire nei processi decisionali del suo territorio.

 

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