La “discarica” elettromagnetica di Radio Vaticana

La vicenda di Radio Vaticana, a Roma Nord, che coinvolge da decenni oltre 200 mila persone che vivono all’interno dei 12 km di distanza dagli impianti radiofonici della Santa Sede, non interessa quasi a nessuno.

 

COMUNICATO STAMPA del 26 Maggio 2012

RADIO VATICANA E ALTRE DISCARICHE: DUE PESI E DUE MISURE. NON E’ POSSIBILE ESIMERSI DAL CONSTATARE L’OPPOSTO COMPORTAMENTO DELLE ISTITUZIONI E DELL’INFORMAZIONE PUBBLICA SE SI CONFRONTANO LE VICENDE DI CORCOLLE-VILLA ADRIANA E DI RADIO VATICANA. DA UNA PARTE, IN POCHI GIORNI, E’ STATA PRESA UNA GIUSTISSIMA DECISIONE FINALE DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO CHE HA SANCITO IL DIVIETO DI INSTALLARE, IN SOSTITUZIONE DI MALAGROTTA, UNA GRANDE DISCARICA IN PROSSIMITA’ DI UN SITO ARCHEOLOGICO PATRIMONIO DELL’UMANITA’ E TUTELATO DALL’UNESCO. DALL’ALTRA UNA VICENDA, QUELLA DI RADIO VATICANA, CHE NON TROVA UNA FINE, NELL’INDIFFERENZA E NELL’OBLIO DEL MONDO POLITICO, DEL MONDO DELL’INFORMAZIONE E DEGLI AMMINISTRATORI CENTRALI E LOCALI. A “REPORT” IL CASO RADIO VATICANA.

La recentissima vicenda di Villa Adriana-Corcolle ha destato le proteste del mondo della Cultura, dell’Ambientalismo, dei Ministri dei Beni Culturali e dell’Ambiente e di esponenti politici ed è stata risolta in pochi giorni. Archiviata per decisione del Governo. Sostituito il Commissario per l’emergenza rifiuti che aveva scelto e difeso quel improponibile sito. Tutto questo ha avuto ed ha grande risonanza nell’Informazione pubblica.

La vicenda di Radio Vaticana, a Roma Nord, che coinvolge da decenni oltre 200 mila persone che vivono all’interno dei 12 km di distanza dagli impianti radiofonici della Santa Sede, non interessa quasi a nessuno. E’ caduta nell’oblio. Politici, Ministri della Salute, dell’Ambiente, degli Esteri, Presidenti della Regione Lazio, Sindaci del Comune di Roma, Presidenti dei Municipi XIX e XX e Sindaci dei Comuni limitrofi, con l’eccezione del Sindaco di Campagnano, sono assolutamente assenti. Così come lo è quasi tutta l’Informazione. Con rare eccezioni, come la Redazione di Report, che nei mesi scorsi ha lavorato per molto tempo insieme ai Cittadini dei Comitati e delle Associazioni, fra cui il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord. impegnati da tanti anni in questa grande battaglia per il rispetto del diritto costituzionale di salvaguardia della Salute Umana.

In tutta questa oscurità e indifferenza, ci sorprende l’attuale non decisione della Procura della Repubblica di Roma che, davanti alle evidenze epidemiologiche emerse dalla perizia condotta per il Tribunale di Roma, dopo quasi due anni dal completamento degli studi di mortalità e di incidenza di leucemie, linfomi e mielomi nel territorio fino a 12 km. di distanza dalla Radio Vaticana, non abbia ancora deciso come procedere nell’ambito del processo indiziario per omicidio plurimo colposo a carico dei responsabili dell’emittente della Santa Sede.

Eppure i dati scaturiti dagli studi epidemiologici sono impressionanti: un fattore di rischio di morte per leucemia, per tutte le età, fino a 6.7 volte maggiore del valore statisticamente atteso per chi vive entro quella area da meno di un anno, ed un fattore di rischio di leucemie e linfomi infantili fino a 6,9 volte maggiore del valore statisticamente atteso oltre i 12 km. di distanza.

 

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
cittadini attivi@libero.it
 

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