Da tutta Italia in piazza a Roma per la Giornata mondiale per la fine dello Specismo

Anche l’Italia è scesa in piazza a Roma per la Giornata mondiale per la fine dello Specismo con un evento organizzato ieri pomeriggio a Roma, in piazza san Silvestro. A fianco degli attivisti anche il compositore Enrico Melozzi e alcuni violoncellisti dei “100 Cellos”.

 

Da tutta Italia in piazza a Roma per la Giornata mondiale per la fine dello Specismo


I promotori “Abbiamo manifestato per una questione di giustizia per tutti quegli individui che subiscono violenza, morte e discriminazione per il solo fatto di appartenere a un’altra specie”

Gli attivisti, provenienti da tutto il Paese, hanno manifestato per chiedere l’abolizione di sfruttamento e uccisione di animali e la fine di una discriminazione, quella di specie, che la maggioranza delle persone ancora non vuole riconoscere e che condanna esseri senzienti a prigionia e violenza in allevamenti, mattatoi, reti da pesca, laboratori, circhi, delfinari, ippodromi e in altri luoghi di reclusione.

In piazza, a fianco degli attivisti con la loro musica, anche il noto compositore Enrico Melozzi e alcuni violoncellisti del famoso ensemble “100 Cellos”, tra i quali Leila Shirvani, che mesi fa sempre a Roma aveva suonato legata a un albero per impedire l’abbattimento dei pini di viale Tirreno.

Le letture di brani di Hermann Hesse, Rosa Luxemburg e Steven Best – a cura di Nino Malgeri e Paola Simonetti – hanno suscitato forte commozione tra i passanti e i turisti che hanno seguito l’evento, durante il quale sono state mostrate anche le immagini delle vittime dello Specismo. Gli interventi di Flavia Fechete, Johan Martinez e Marco Maurizi hanno proposto diverse prospettive sull’argomento e sulla necessità della liberazione animale.


“Questa giornata è stata l’occasione per ribadire che non si tratta di una questione di semplice scelta personale, ma di una questione di giustizia per tutti quegli individui che subiscono violenza, morte e discriminazione per il solo fatto di appartenere a un’altra specie”, hanno detto i promotori dell’evento. “Abbiamo lanciato un forte messaggio per legittimare quello che è uno dei prossimi compiti dell’umanità, perché il confine di specie, come giustificazione del dominio e dell’oppressione, venga finalmente abbattuto”.

Nell’occasione tutti gli attivisti hanno indossato una maglia rossa con il disegno realizzato per l’evento italiano dall’artista Badger’s Burrow.

Altre informazioni: www.end-of-speciesism.org

Le foto sono di Bruno Stivicevic e Antonella Alicervi

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