[Armi] Gli ultimi 15 giorni “di fuoco”

Partiamo, anche per questa rassegna con l’ennesimo “bollettino di guerra” per quanto riguarda il territorio nazionale.

 

Minacce ai vicini di casa, armi sceniche modificate, ennesime vittime nella caccia: cosa è accaduto negli ultimi 15 giorni

 

Partiamo, anche per questa rassegna con l’ennesimo “bollettino di guerra” per quanto riguarda il territorio nazionale.

Giuseppe Marchesano, un 27enne di Montopoli Valdarno, nel Pisano, è stato trovato morto nella sua casa. L’arma del delitto, con la quale sono stati sparati quattro colpi alla testa del ragazzo la sera del 9 novembre, è scomparsa. Le indagini stanno ancora proseguendo, ma la mancanza di segni di effrazione nella dimora, fanno presumere che il ragazzo conoscesse chi l’ha ucciso.

Un 58enne pluripregiudicato di Monteroni di Lecce è stato arrestato perché in possesso di una pistola con matricola abrasa e con caricatore contenente quattro colpi. Aveva anche altri tre proiettili dello stesso calibro. L’uomo è stato prontamente arrestato e portato al carcere di Lecce.

Una lite tra padre e figlio avvenuta la mattina di domenica 11 novembre a Molfetta, si è (forse) conclusa con un colpo di pistola: i due sono venuti ben presto alle mani e durante il diverbio uno dei due ha estratto una pistola, sparando un colpo. I vicini di casa hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine, che sono giunte sul posto. Non ci sono stati feriti, per fortuna, ma l’arma utilizzata è stata fatta sparire: molto probabilmente, era illegalmente detenuta.

L’11 novembre a Gallarate, dopo numerose segnalazioni, è stato arrestato un uomo di 59 anni per possesso di armi e spaccio di droga e trasferito nel Carcere di Busto Arsizio in attesa dell’udienza. Nella casa dell’uomo sono state trovate, oltre a grandi quantitativi di droga divisi in dosi, due pistole semiautomatiche prive di matricola, una pistola giocattolo trasformata in una vera arma da sparo, oltre 200 proiettili di diverso calibro e 10 candelotti ”Bomber 77”.

La mattina del 12 novembre un uomo si è recato alla centrale dei carabinieri di Carbonia (Sardegna) per denunciare le minacce subite dal proprio vicino di casa: a seguito di una discussione sorta a causa dei rumori notturni molesti lamentati da questi, in preda alla collera, l’uomo ha preso la pistola che deteneva legalmente nella propria abitazione e avrebbe raggiunto il vicino fin dentro casa sua, minacciandolo.L’uomo è stato rintracciato dai carabinieri e le armi, seppur legalmente detenute, sono state sequestrate.

Infine, il 13 novembre è stato arrestato un 58enne di Torino per alterazione di armi e munizioni. Nella sua dimora sono state trovate pistole sceniche calibro 9, alterate e funzionanti. Si sospetta che l’uomo modificasse armi per poi rivenderle ad organizzazioni criminali.

Sempre un tasto dolente anche quello della caccia: Con un colpo alla testa, pensando di sparare ad uncinghiale avvistato poco prima, Luca Fornai ha ucciso il suo caro amico Fulvio Ceccanti. I due pensionati, a caccia insieme, si trovavano in un bosco nel pisano. Siamo giunti all’ottava vittima dall’apertura della stagione di caccia.

20 novembre 2018

addioallearmi
 

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