Vigili del Fuoco bloccano il Viminale e ottengono incontro con Alfano

Dopo la forte protesta dei vigili del fuoco organizzati con l’USB P.I, che questa mattina a Roma hanno paralizzato le strade del centro fra via Nazionale ed il Viminale, è stato ottenuto un incontro con il Ministro degli Interni, Angelino Alfano.

 

 

COMUNICATO STAMPA

VIGILI DEL FUOCO: DOPO LA PROTESTA USB OTTENUTO INCONTRO CON ALFANO

 

Dopo la forte protesta dei vigili del fuoco organizzati con l’USB P.I, che questa mattina a Roma hanno paralizzato le strade del centro fra via Nazionale ed il Viminale, è stato ottenuto un incontro con il Ministro degli Interni, Angelino Alfano. (qui un video della protesta al Viminale).

La manifestazione, che ha visto momenti di tensione con le forze di polizia quando i lavoratori in corteo hanno tentato di raggiungere il Quirinale, si è sciolta nel primo pomeriggio.

Una delegazione USB ha da poco terminato il colloquio con il Sottosegretario agli Interni, Gianpiero Bocci, da cui è scaturito l’impegno per la convocazione a breve di un incontro col Ministro Alfano

L’USB, che si oppone alla privatizzare del soccorso, chiede l’apertura dei contratti e l’assunzione dei precari; una riforma pensionistica equa, il riconoscimento di categoria che svolge un lavoro atipico e particolarmente usurante; una progressione di carriera vera; più risorse per mezzi ed attrezzature adeguate e sedi di servizio dignitose.

 

Roma, 24 maggio 2016

Ufficio Stampa USB

 


 

 

 

COMUNICATO STAMPA

VIGILI DEL FUOCO BLOCCANO IL VIMINALE

VOGLIAMO CONTRATTI E ASSUNZIONI



I vigli del fuoco organizzati con l’USB hanno invaso la scalinata del Viminale. La protesta segue  l’assemblea nazionale organizzata questa mattina a Roma, che ha deliberato di andare a chiedere direttamente al Ministro rinnovo dei contratti e assunzioni.

Troppe le sofferenze dei lavoratori: assunzioni che non coprono neanche gli ultimi anni di pensionamenti, salario bloccato dal 2008, indennità economiche colpite dal concetto di produttività, con un recupero crediti in atto nelle tasche dei lavoratori;  retribuzioni pensionistiche che dirigono verso la povertà una categoria altamente usurante mai riconosciuta. E ancora: un personale soccorritore, con età media di 50 anni, di 1 pompiere su 15000 abitanti, a fronte di una media europea di 1/1000; vigili discontinui eliminati dalla macchina di precariato più imponente della P.A. e trasformati in prodotti per la privatizzazione del soccorso, senza alcun processo di stabilizzazione.

Tutte queste rivendicazioni bastano per mettere in discussione una politica che prosegue il percorso di smantellamento del soccorso e dello stato sociale, aggravata dalla firma dei sindacati confederali e autonomi. L’USB prosegue la sua opposizione determinata, forte e costante con la lotta dei lavoratori.

 

Roma, 24 maggio 2016

Ufficio Stampa USB

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