“Vuole le mani libere”

“La chiusura dei porti, la ricerca di alleanze con i peggiori governi nazionalisti europei, la guerra alle Ong, il silenzio sulla barbara uccisione di Soumaila. I primi giorni di Salvini al Viminale segnano una triste traiettoria. Tuttavia nella società esistono anticorpi importanti: non solo amministratori locali pronti a disobbedire […]”.

 

 

VUOLE LE MANI LIBERE
La chiusura dei porti, la ricerca di alleanze con i peggiori governi nazionalisti europei, la guerra alle Ong, il silenzio sulla barbara uccisione di Soumaila. I primi giorni di Salvini al Viminale segnano una triste traiettoria. Tuttavia nella società esistono anticorpi importanti: non solo amministratori locali pronti a disobbedire (come avevano annunciato a Messina, Palermo, Napoli, Reggio Calabria, Taranto…) ma soprattutto associazioni, gruppi informali, Ong, giuristi, operatori della comunicazione indipendente
FULVIO VASSALLO

ATTACCHIAMO MALTA. E POI LA TURCHIA
La soluzione alla questione migratoria? Semplice, attaccare Malta (che, per la cronaca, considerando estensione e numero di abitanti accoglie molto più dell’Italia). E se nelle prossime settimane si riapre la rotta balcanica pure la Turchia (qualcuno spieghi al ministro potrebbe essere un po’ più complesso…). Salvini tra orrore e buffonate. Ma il racconto del circo mediatico non riesce a vedere la società in movimento: a Bardonecchia, ad esempio, grazie alla Rete dei Comuni solidali, Forum per Cambiare le cose e Asgi…
ANDREA SEGRE

PASSO DOPO PASSO
Più di duecento persone si sono messe in cammino tra la frontiera tra Bardonecchia e Briancon per il campeggio itinerante Passamontagna. Sabato migliaia di persone sono scese in strada anche Milano per la manifestazione antirazzista dedicata a Soumaila Sacko. Sentieri e strade di un mondo diverso
R.C.

SONO SOUMAILA HO VENTINOVE ANNI
“Sono Soumaila ho 29 anni, sono rifugiato dal Mali. Lavoravo come responsabile della comunicazione in un partito di opposizione al Governo… Tanti miei amici e colleghi sono stati imprigionati o uccisi. Sono scappato in Algeria… L’ebola, scoppiata a centinaia di chilometri da lì fu la mia nuova condanna… Come tanti migranti africani sono stato costretto a passare dalla Libia per tentare di arrivare in Europa… Mi hanno messo in prigione… Era la notte del 24 dicembre 2014. Faceva freddo, era buio. Volevo tornare indietro ma minacciarono di uccidermi. Siamo saliti su quel gommone. Eravamo in centoventi. Non passò nemmeno un’ora che affondò. Ho visto annegare tante persone… Un altro viaggio… Ci hanno fatto sbarcare a Palermo… Ora, però, penso solo a costruire il mio futuro.. . sogno di fare l’avvocato qui e di sentirmi un giorno finalmente accolto. Un giorno, però, se avrò la possibilità, vorrei tornare in Mali ma non so quando questo potrà accadere…”. Soumaila Sacko è stato ucciso perché nero e perché si è ribellato allo sfruttamento dei braccianti a Rosarno. Un anno fa ha raccontato al Centro Astalli, fondamentale punto di riferimento per i rifugiati in Italia, il suo difficile progetto migratorio. Soumaila era una persona splendida, aggettivo troppo abusato oggi in rete: quelli che sono in alto fanno di tutto non solo per schiacciare chi come Soumaila ha scelto di aggrapparsi all’idea di libertà ma anche per lasciarli invisibili. Abbiamo bisogno di fare nostre le parole di Soumaila, ogni giorno
SOUMAILA SACKO

“AIUTIAMOLI A CASA LORO” È ANCHE ONLUS [VIDEO]
Diciamo la verità: c’è chi esagera con la storia della diffusione del razzismo, quello popolare, quello istituzionale, c’è perfino chi delira sostenendo che un po’ di Trump è in ognuno di noi. E anche con Salvini: certo, ha costruito il suo successo mediatico e politico con dichiarazione razziste, ma magari ora è cambiato. Basta con i pregiudizi. E poi c’è chi lo sostiene da anni, a destra come a sinistra: la soluzione si chiama aiutiamoli a casa loro. Ora c’è pure la onlus: questo straordinario video dimostra che le cose possono davvero cambiare…
SEMIVOLANTI

IMMAGINA LE PAROLE CHE ANCORA NON CI SONO
“Un filo di voce bassa…, le spalle curve…. Omar è magro, quella magrezza eccessiva che racconta una vita… Gli telefonano dal suo paese: è il padre di Omar, gli telefona sempre per chiedergli quando inizierà a mandargli soldi… Una storia già sentita. Il padre che fa le sue richieste e vuole che il figlio faccia ciò che gli dice lui, e il giovane figlio che cerca, invece, di trovare la sua strada…”. Quei dialoghi difficili con i migranti in cerca della loro strada
SARA FORCELLA

SECONDA STELLA A DESTRA
Secondo Marco Bersani i 5Stelle rappresentino molto più l’astio che la speranza, per questo la loro affermazione può essere letta come la socializzazione del rancore che non l’aggregazione della rabbia per la trasformazione. “Che tutto questo incontri e possa fermentare con un altro modello di rancore, l’individualismo proprietario e razzista portato avanti dalla Lega appare quindi molto meno paradossale….”
MARCO BERSANI

SIAMO MOLTO, MOLTO ARRABBIATI
A proposito delle frane a Bussoleno, scrivono i No Tav: “No questa volta non aspettiamo a dire le cose come stanno, perché siamo stufi, amareggiati e molto, molto arrabbiati. Siamo di fronte ad una tragedia che ci dimostra, con tutta la violenza che solo la natura sa esprimere, come il nostro territorio abbia bisogno di cura… È criminale chi vuole ancora il Tav e non vuole abbandonare un progetto inutile in favore di tante piccole opere utili di cura e messa in sicurezza di un territorio che ne ha veramente bisogno… Abbiamo invece sentito dire a Chiamparino, presidente della Regione: ‘Finché sono qui prima di bloccare la Tav devono passare sul mio corpo’. Ha detto proprio così e non lo abbiamo visto mettersi davanti alle nostre case per farsi passare sopra dal fango, come non lo avevamo visto farsi passare sopra dagli incendi…”
NOTAV.INFO

È TUTTA COLPA DI UN LOGO
Per capovolgere lo sguardo sulla città e creare relazioni sociali diverse dovremmo inventarci mille modi per coltivare e proteggere prima di tutto le nostre fragilità. Ma quando si parla di fragilità, o in termini più burocratici di utenza debole, si pensa immediatamente alle persone con disabilità motoria; il simbolo della carrozzella rischia però di portarci fuori strada. Dovremmo invece sforzarci a pensare che siamo tutti “utenti deboli” quando, per varie ragioni, ci troviamo in uno stato temporaneo o permanente di fragilità: il bambino innanzi tutto, l’anziano, la donna incinta o il genitore con il passeggino, l’ipovedente, il non vedente, ma anche il cardiopatico, chi ha un disturbo neurologico… Si tratta poi di pensare la cosi ddette “barriere” non solo come un problema tecnico, ma prima di tutto etico, culturale e sociale senza delegare la creazione di città diverse ad amministratori e tecnici
PAOLO MOSCOGIURI

C’È CHI VINCE E CHI RESTA FUORI
Viviamo in città nelle quali lo spazio pubblico è vincolato al consumo, in cui riqualificare significa per lo più aprire la strada al mercato, in cui ogni giorno c’è chi vince, pochi, e chi resta fuori. Abbiamo bisogno di cercare insieme risposte alle domande: in quale città desideriamo vivere qui e adesso? Cosa siamo disposti a fare per proteggere le esperienze che in forme diverse, stanno reagendo e proponendo una città misura di tutti e tutte? Riflessioni in corso dal dibattito “Città a misura d’uomo o del capitale?”
CINZIA DI FENZA

PECUNIARIAE QUESTIONES
Prima di incontrare i petrolieri per dirgli di lasciare il petrolio sottoterra, Bergoglio ha approvato un documento del Vaticano sul sistema economico-finanziario: una lucida e dura analisi contro i derivati, i paradisi fiscali, le politiche del debito, ma soprattutto contro il dominio del denaro. Scrive Antonio De Lellis: “Le realtà di movimento che si ispirano alla giustizia sociale e inclusiva e a un modello sociale di superamento della finanziarizzazione deregolata, di cui si sente molto la mancanza, sapranno incarnare lo spirito dei tempi e aprirsi anche a letture di documenti fondamentali per la nostra epoca anche se provenienti dall’Oltretevere?…”
ANTONIO DE LELLIS

FARE COMUNITÀ PER CAMBIARE IL MONDO
Cosa significa “fare comunità”? Come declinare nella vita di tutti i giorni il concetto di autonomia? È possibile trovare forme di autogoverno dove i cittadini sono i protagonisti della vita del proprio territorio? A questi e altri temi è dedicata unna scuola estiva residenziale dal 25 al 29 giugno promossa in Val di Susa
FRANCESCA GUIDOTTI

IL TERMOMETRO DELLA TERRA IN ROSSO
Il 2017 è stato il secondo anno più caldo per il pianeta
AA.VV.

AMAZON ADDIO
“Non diventiamo pedine del consumismo a qualunque costo…  r-Esistiamo” (Valentina); “Sono perfettamente d’accordo e aderisco anche io come goccia sulla foresta in fiamme” (Silvia Salese)
ADERISCI

SOGNATORI DI MORTE
Durante le campagne elettorali può accadere che qualcuno decida di trasformare una villa per bambini in un poligono militare, tanto più se si vive in una delle sempre più numerose città-caserma, dove proliferano comandi e infrastrutture militari di tutte le forze armate. Naturalmente si chiama sport e amore per l’ambiente… La buona notizia c’è: qualcuno si ribella
ANTONIO MAZZEO

LA SCUOLA DEGLI AUTOREVOLI EDITORIALISTI
Il decalogo di Galli della Loggia? Ricorda un “cimitero d’automobili arrugginite”. Qualche alternativa immaginata da un’insegnante
MARIA TERESA DI RISO

LA STAGIONE DELL’IMPARARE GIOCANDO
• Correre, saltare, fare capriole, fare le “facce buffe”
• Giocare con gli altri e da soli. Con la corda, con la palla, a nascondino.
• Guardare le nuvole: a cosa somigliano, come si chiamano?
• Andare in bicicletta…
• Costruire il proprio rifugio segreto.
• Procurarsi tempere e pennelli per dipingere la propria opera d’arte.
• Andare in libreria e scegliersi il libro da leggere.
• Fare il pane con la nonna.
• Fare la pennichella…
ROSARIA GASPARRO
 

 

LA CAMPAGNA PER SOSTENERE COMUNE:
UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI

 

APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

NAPOLI 12 GIU ACQUA BENE COMUNE: 7 ANNI DAL REFERENDUM

FIRENZE 14 GIU FESTA DEL PROGETTO APRITI PIAZZA ALLE PIAGGE

ROMA 14 GIU A TUTTO GAGS. SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA

BARDONECCHIA 17 GIU FORUM: RIFORMA DEL SISTEMA ASILO

 

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