Università La Sapienza approva il doppio libretto per le persone trans

“A seguito di diversi incontri negli ultimi anni, promossi da Gay Center, Azione Trans, Arcigay Roma e dalle associazioni di studenti, dove abbiamo richiesto di attuare all´Università Sapienza di Roma, il doppio libretto per le persone trans, oggi tale proposta è stata approvata dal Senato Accademico”.

 

Università La Sapienza approva il doppio libretto per le persone trans. Risultato atteso da anni, ora sia subito operativo


 
“A seguito di diversi incontri negli ultimi anni, promossi da Gay Center, Azione Trans, Arcigay Roma e dalle associazioni di studenti, dove abbiamo richiesto di attuare all´Università Sapienza di Roma, il doppio libretto per le persone trans, oggi tale proposta è stata approvata dal Senato Accademico” – dichiarano Fabrizio Marrazzo, Portavoce Gay Center e Richard Bourelly di Azione Trans – Ringraziamo la senatrice Alessandra Maiorino promotrice di un nutrito gruppo di senatori e deputati del M5S che hanno inviato al Rettore una petizione a supporto dell´iniziativa, a seguito della non approvazione della proposta nel mese di luglio scorso.”
 
Il libretto è rivolto alle persone trans che hanno già cambiato il loro aspetto, e consente loro di essere identificate con il nuovo nome durante l´appello o gli esami, evitando quelle situazioni di umiliazione che portano le persone trans (che già raramente hanno il sostegno della famiglia, oltre ad essere ulteriormente di discriminate ad abbandonare gli studi.
 
Era intollerabile che, ad esempio, in un’aula con centinaia di studenti, durante l´appello o un esame, uno studente c veniva chiamato con il nome del sesso opposto.
 
L´approvazione de La Sapienza avviene dopo che già in molti atenei italiani, in alcuni da più di 10 anni, è stato reso disponibile tale libretto, come presso l´Università di Tor vergata di Roma e nelle università di Catania, Torino, Milano, Padova, Verona, Bologna, Bari, Napoli, Urbino, Trento, Pavia, Siena, Caserta. “
 
“Finalmente La Sapienza di Roma – continuano Marrazzo e Bourelly – è al passo con le altre 32 università in Italia, che avevano già approvato tale prassi. Ora chiediamo al Rettore che sia realmente operativo al più presto, come previsto dalla delibera di oggi, per consentire di usufruirne sin da subito agli studenti trans della Sapienza ed in particolare per le nuove matricole.”
 

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