“In attesa di quella notizia da Lodi”

La notizia che almeno una maestra a Lodi si rifiutasse di andare in mensa senza tutti i suoi alunni non è mai arrivata. Ma se la scuola non propone orizzonti di senso, anche andando contro leggi ingiuste, cosa ci sta a fare?

 

ABBIAMO FATTO IL BUONO COMUNE
L’eccellenza del cioccolato di Modica diventa una barretta chiamata Comune
Prenotate subito dieci, venti, cento barrette

 
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IN ATTESA DI QUELLA NOTIZIA DA LODI


La notizia che almeno una maestra a Lodi si rifiutasse di andare in mensa senza tutti i suoi alunni non è mai arrivata. Ma se la scuola non propone orizzonti di senso, anche andando contro leggi ingiuste, cosa ci sta a fare? «Ho rivisto decine di volte l’intervista a Liliana Segre che racconta il grande senso di tradimento e abbandono vissuto quando la sua maestra, senza un gesto o una parola di vicinanza, l’ha liquidata con un “non le ho fatte io le leggi razziali” – scrive Sonia Coluccelli – Il peso dell’indifferenza, ottant’anni dopo. Aspetto un segno di obiezione, di ribellione dalle maestre di oggi e mi lascia senza fiato dire a me stessa che non è cambiato nulla e a nulla è servito che così tante persone siano passate in mezzo a quell’i nferno…»
SONIA COLUCCELLI

L’INFERNO
“Normali, in Veneto le perturbazioni arrivano tra ottobre e novembre e segnano il passaggio di stagione. Normali sono le prime forti piogge e le nebbie. Normale è lo scirocco che da sudest solleva i tabarri e le maree. È il momento in cui accendi i primi fuochi di legna e ci arrostisci le castagne. Ma l’enorme energia che i familiari flussi atmosferici accumulano per effetto delle temperature fuori controllo in terra e in mare, no, quella non è normale – scrive Rebecca Rovoletto da Venezia – Quella è opera dell’uomo, della sua dissennatezza…”. Il disastro che ha devastato molti territori, dal Veneto alla Sicilia? Non smettiamo di alimentare una progressione incontrollata di fenomeni climatici estremi e al tempo stesso ci siamo resi vulnerabili con una gestione dei territori e degli ecosistemi scellerata
REBECCA ROVOLETTO

ALTERNATIVE REALI SUL CAMBIO CLIMATICO
Adesso che perfino in Italia i danni causati dai cambiamenti climatici cominciano a preoccupare un po’ tutti, c’è il rischio di concentrarsi solo sui modi (o, peggio, sulle rischiose tecniche di geo-ingegneria) per limitare l’aumento della temperatura. La crisi climatica non è un fenomeno isolato. Servono risposte olistiche alle crisi ambientali, sociali, della salute e solamente gli approcci molteplici e sinergici potranno fornire vere soluzioni, come dimostra il rapporto Missing Pathways to 1,5 pubblicato in ottobre. Il rispetto dei diritti comunitari sulla terra e i boschi, dice il rapporto, è l’azione climatica più efficace, efficiente ed equa che i governi possono esercitare per ridurre la loro impronta di carbonio e proteg gere le foreste del mondo. Tutte le foreste del mondo sono abitate da comunità indigene, che ne sono le principali custodi. Per il sistema agroalimentare, il fattore di maggiori emissioni di gas a effetto serra, si chiede di ridurre i rifiuti e il trasporto dei prodotti, l’uso dei fertilizzanti sintetici e degli agro-chimici, il consumo di carne e l’allevamento di bestiame, in particolare quello che non si alimenta sui pascoli. Vanno invece incrementati la produzione e il consumo locali. Tutte misure concrete e largamente praticabili
SILVIA RIBEIRO
 

MALA TEMPORA
Quando mai abbiamo visto tante frane, tanti straripamenti, tanti alberi abbattuti in così pochi giorni? Abbiamo massacrato la terra e quello che vediamo ora è purtroppo solo un anticipo delle condizioni in cui saremo costretti a vivere nei prossimi anni. “Il peggio è che, se continua questo andazzo, a occuparsi di questi problemi… – scrive Guido Viale – saranno le attuali classi dirigenti della politica, dell’industria e dell’accademia, ciniche, ignoranti, corrotte… pronte, lancia in resta, a combatterne non le cause ma le conseguenze: non un sistema produttivo che ha messo il pianeta alle corde bensì il flusso, destinato a crescere… delle persone che si saranno messe in cammino per cercare un posto dove vivere sia ancora possibile…”. Secondo Viale abbiamo bisogno di recuper are i tanti saperi diffusi di esperti e tecnici messi ai margini dai processi di selezione delle classi dirigenti in grado di accompagnare un cambio di rotta e la riorganizzazione delle attività economiche e della vita associata, territorio per territorio, “senza aspettare un deus ex machina. un partito, una lista, una coalizione politica, che arrivi a risolvere i problemi…”
GUIDO VIALE
 

E PIOVE. ANCHE IL CIELO SI RIBELLA AL TAP
E piove è il nuovo singolo di Antonio Treble Lu Professore, cofondatore e storico componente dei Sud Sound System: racconta l’impatto ambientale e sociale devastante sulla Comunità di San Foca, in Salento, del gasdotto Tap e delle conseguenze che questa grande opera, inutile e costosa, produce su tutti i territori attraversati. Treble ha riadattato un testo scritto da Serena Fiorentino, Mamma No Tap ormai nota ai lettori di Comune. Il video è interpretato da due attori della compagnia “La DifferArt”: Stefania Bove e Antonio Carelli, Alzate il volume
R.C.

QUELLE MARCE CHE CAMBIANO IL MONDO
Non sarà più l’esito della marcia a fare la differenza: l’esercito di marines schierati per fermare un grande movimento di liberazione – incarnato oggi dagli honduregni, salvadoregni, guatemaltechi in cammino per una marcia teoricamente impossibile – ha già perso: i migranti e chi ha promosso l’accoglienza spontanea in tante località di Honduras, Guatemala e Messico sono testimoni e protagonisti di un processo di trasformazione che va oltre la straordinaria lotta del momento per il diritto a migrare. È accaduto in passato molte volte, ad esempio con la Marcia del sale di Gandhi, ma anche recentemente in Afghanistan (anche se i media erano distratti), attraversato da una grande marcia per la pace. Quello che accade in queste ore in Centro America, spiega Lorenzo Guadagnucci, &egrav e; qualcosa di straordinario che ci riguarda
LORENZO GUADAGNUCCI

CIRCA DUEMILA VITE SPARITE FRA LE ONDE
Metti da parte per un istante i quasi centomila tra migranti e rifugiati arrivati in Europa dal mare quest’anno. Concentra, invece, ogni attenzione sulle mille e novecento ottantasette vite scomparse tra le onde. Mille e novecento, più ottantasette, quelle che risultano alla International Organization for Migration. Leggi pure come circa duemila…
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER

NARRATIVA PER I DIRITTI. SALTIAMO I MURI
Per tutte le scuole e le associazioni che vogliono lavorare sui temi dei diritti e della cittadinanza Roberta Passoni, del Movimento di Cooperazione Educativa e della Casa-laboratorio di Cenci, ha preparato un elenco di libri di narrativa per le diverse età. L’iniziativa accompagna la diffusione del manifesto del tavolo SaltaMuri e la campagna “Mille scuola aperte per una società aperta”. Sabato 24 novembre il tavolo SaltaMuri propone a Roma un grande appuntamento per coordinare le iniziative che si svolgeranno in tutta Italia a cominciare dalla settimana dal 10 al 17 dicembre, in occasione dei settant’anni della Dichiarazione Universale dei diritti umani
F.L.

UN DISEGNO PRECISO CONTRO LE DONNE
Il sindaco di Novara con il regolamento sul decoro, la mozione di Verona, il ddl Pillon… “Questa battaglia è una nostra battaglia. È la battaglia dei No – spiega Penny, insegnante e scrittrice – Dell’essere credibili. Dello spazio fuori della famiglia. Della partecipazione. Dell’essere protagoniste della nostra esistenza. Di non limitare la vita delle nostre figlie, solo perché sono donne, solo perché qualcuno potrebbe approfittare di loro mentre rientrano a casa… Stiamo insieme. Che insieme siamo una forza. E il 10 novembre, qualsiasi sia la vostra piazza scendete al fianco di altre donne e se non l’avete mai fatto, informatevi e passate di lì. Siate una speranza…”
PENNY

IL DDL PILLON E UN CONSENSO FEMMINILE TUTT’ALTRO CHE TRASCURABILE
Pensare che il Ddl Pillon sia solo o essenzialmente la risposta alle «lobby» rancorose dei padri separati è fare torto a un programma che mira molto più in alto e in profondità. A sottolinearne la portata culturale, sociale e politica, hanno provveduto due dichiarazioni pubbliche. Il Ddl Pillon vuole essere una controriforma in piena regola
LEA MELANDRI

COMUNICAZIONE GUERRILLA
Abbiamo bisogno di rinnovare i nostri immaginari, di riprenderci le nostre città, di sperimentare azioni dirette e comunicazione creativa, ma anche di riscoprire pezzi di storia dei movimenti sociali. Si può cominciare anche da un piccolo gruppo interessato a partecipare a un corso di Comunicazione Guerrilla, come quello proposto da Valerio Gatto Bonanni, regista e performer, promotore di diverse compagne sui temi sociali e dei beni comuni. E c’è anche un’altra bella ragione per ospitare presso sedi di associazioni, centri sociali, teatri, botteghe del commercio equo, spazi occupati, asili nel bosco, aziende agricole, ciclofficine… di città e paesi di tutta Italia un corso di Comunicazione Gue rrilla: una parte del costo del corso è destinata a sostenere l’esperienza di comunicazione indipendente di Comunea
R.C.

 

APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

6 NOVEMBRE, TORINO. LA CITTÀ FUTURA DI RIACE
Mostra itinerante dedicata all’accoglienza

8 NOVEMBRE, BOLOGNA. MERCATO DI CAMPIAPERTI @XM24
Mercato contadino bio, a chilometro zero e autogestito

10 NOV, ROMA. CORTEO CONTRO IL DECRETO E SALVINI E IL DDL PILLON
Manifestazione nazionale
 

11 NOVEMBRE, OSTIA. SEMI DI MUSICA – CONCERTO AIGAM
Ascolto e dialogo musicale (0-5 anni) alla Piccola Polis

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