Acqua, “E se questa non è privatizzazione!”

 

CODICI: NO ALLA PRIVATIZZAZZIONE DELL’ACQUA

 

ABERRANTE PROVVEDIMENTO CONTRO OGNI PRINCIPIO DI TUTELA DEL SERVIZIO PUBBLICO

 

Oggi  pomeriggio alle ore 16 nell’aula della camera si  voterà la fiducia sul decreto Ronchi, che se approvato comporterà la privatizzazione dell’acqua.

Auspichiamo che tale provvedimento non passi  la fiducia – commenta il Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli -. L’articolo in questione porta ad una spregiudicata privatizzazione di un bene che dovrebbe essere pubblico. Se il provvedimento entrerà in vigore, non è difficile prevedere che al sistema attuale delle gare pubbliche si sostituirà un sistema fatto di giochi ad incastro per sottrarre gli appalti al libero mercato e al controllo pubblico. Questo determinerà un meccanismo in cui necessariamente poteri economici diventeranno sempre più interconnessi con il sistema politico-istituzionale,  che di certo ne subirà il ricatto”.

Le liberalizzazioni hanno un senso se riducono i costi e aumentano la qualità del servizio altrimenti diventano una mera speculazione  a scapito dei cittadini.CODICI ricorda che con questo provvedimento le Società come Acea, Acqualatina, Hera,  Enia, Iride, saranno privatizzate, facendo cadere così il principio che l’acqua è un bene pubblico  ed è privo di interesse economico.

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