Oggi è desaparecidos la fermata ATAC più importante di Roma.
“Pensavamo ad uno scherzo di pessimo gusto – sostiene Vito Nicola De Russis, presidente dell’Associazione Diritti dei Pedoni – nell’apprendere che volevano far scomparire (”desaparocidos”) la fermata dei bus ATAC di via del Plebiscito, forse la fermata più importante di Roma visto che è posta all’entrata di “Palazzo Venezia” e del “Museo di Palazzo Venezia”, cioè il punto fondamentale del turismo mondiale”. (La guida rossa del TCI “Roma e dintorni” apre con questo Palazzo e Museo.)
Ed ecco arrivare il lancio ANSA.
“(ANSA) – ROMA, 26 DIC – Da lunedi’ mattina la fermata dei bus in via del Plebiscito sara’ soppressa per ragioni di sicurezza: e’ vicina alla residenza del premier. Lo comunica l’Atac spiegando che ‘l’intervento ha l’obiettivo di fluidificare il traffico per ragioni di sicurezza, legate alla vicinanza della residenza del Presidente del Consiglio’, a pochi metri di distanza da piazza Venezia. La residenza e’ presidiata giorno e notte dalle forze dell’ordine.”
Oltre 200.000 abitanti nel IV Municipio di Roma, da quasi 5 anni, attendono l’attivazione della fermata a Piazza dei Cinquecento-Stazione Termini dei bus della linea 84 nella direzione via Baseggio. La prima richiesta è della primavera del 2005! E’ l’unica linea che transita da Termini – massimo punto strategico della precaria e difficoltosa mobilità romana – senza fermarsi (nella citata direzione).
Oltre 200.000 persone, residenti a Roma, ignorate e derise.
E’ un gravissimo attacco all’art. 3 della Costituzione perchè aggrava sensibilmente le già numerose disparità tra i cittadini. E’ un’atto che mette in discussione il livello di rispetto di quel diritto della dignità delle persone sancito nella Dichiarazione universale dei diritti della persona umana.
Da molti anni è interdetto ai pedoni il marciapiede davanti la residenza del premier.
Da molti anni assistiamo ad un premier superscortato nei suoi spostamenti mentre, all’estero, i suoi pari circolano liberamente tra la gente dei loro democratici e liberi Paesi.
Nelle ultime elezioni europee, il premier italiano, pur sapendo che non andava a Bruxelles, è sceso in campo “in tutta l’Italia” per un bagno plebiscitario (potenzialmente da zero ad oltre 50 milioni di voti) ed ha ottenuto circa 2.800.000 voti (quasi il 5,4% degli elettori); non solo: circa 10.800.000 italiani hanno votato la lista del premier, e solo 1 su 4 ha votato il candidato premier. Si è “rovesciato” il plebiscito e nessuno ne parla. E’ questo 5,4% il consenso reale del premier.
“Siamo bravi a farci del male in campo mondiale– conclude De Russis – e la scomparsa di questa
importantissima fermata nella tragica mobilità romana, renderà ancora più ridicolo il nostro Paese. A questo punto riteniamo nostro diritto-dovere gridare: “Vergogna. Vergogna. Vergogna.”
Roma, 28 dicembre 2009
Ufficio Stampa
Associazione Diritti dei Pedoni di Roma e del Lazio – ADP
v. S. Ambrogio, 4 – Roma