Con un nuovo provvedimento di modifica alle tabelle per la rilevazione di tassi medi usurai, Bankitalia allarga per le banche gli spazi di manovra.
Nonostante il provvedimento ridefinisca le finanziarie, le quali saranno costrette a ridurre i tassi medi, favorisce le banche, facendo nascere in capo un conflitto di interessi e nessuna garanzia di terzietà.
In questo modo la categoria dei piccoli clienti non potrà più essere finanziata dal circuito delle finanziarie, ma solo dalle banche e il rischio è che quelli che vengono definiti “cattivi pagatori” potrebbero ricorrere in casi estremi al circuito dei prestiti illegali. Confrontando i dati “Banche e Intermediari Finanziari Tassi Soglia del periodo 01/10 – 31/12 2009 e quelli del periodo 01/01 – 31/03 si nota in merito alla voce crediti personali e altri finanziamenti un aumento della soglia del tasso usuraio del 28,25 per cento.
“Questo provvedimento va a sommarsi ad altre criticità insite al sistema dell’antiusura e di fronte a questa situazione – dichiara il Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli- CODICI registra vari punti di debolezza da parte dello Stato. Le istituzioni, oltre a legiferare debbono vigilare sull’attuazione delle loro disposizioni. Una sana politica del credito appare essere un punto strategico della lotta all’usura, anche se certamente non l’unico”.
Tra le varie proposte di CODICI in materia di antiusura quella di diminuire il tasso soglia introducendo dei limiti massimi prefissati oltre i quali non si possa più andare. Il principale effetto di questa norma sarebbe quello di diminuire il TAEGM e di conseguenza abbassare gli interessi applicati;
Modificare la normativa del commercio per quanto riguarda le promozioni commerciali con pagamenti rateali, introducendo norme più rigide per l’accesso a queste forme di finanziamento, limiti temporali più ristretti per il pagamento della prima rata e l’esposizione del costo totale del finanziamento in modo che il consumatore possa confrontare sempre dati omogenei.
Inoltre, dovrebbe essere nettamente distinta l’attività di prevenzione da quella di lotta sia nel campo del racket che di quello dell’usura. Va modificata l’attuale disciplina che ha relegato le associazioni antiusura nelle “altre” diverse da confidi e fondazioni. La lotta all’usura non si fa prestando garanzie ma costituendosi nei processi. La finalità è quella di distinguere in maniera netta le attività delle associazioni antiusura e antiracket da quelle che fanno prevenzione.
Pertanto, CODICI invita il Ministero degli Interni ad intervenire su questo nuovo provvedimento di Bankitalia e su tutto il sistema dell’antiusura che ad oggi presenta ancora molte criticità che ostacolano il benessere dei cittadini nella società.
Roma, 19 Gennaio 2009