Sequestro di canarini a Roma

Canarini in un cubo di eternit? Si ma anche cardellini, fringuelli, lucherini …. Ancora sequestri al campo nomadi del Casilino 900. Operazione congiunta Polizia Municipale, Forestale, Associazione Recupero Fauna.

In un cubo tre metri per tre di cemento ed eternit, senza finestre, immerso nello scenario apocalittico dello sgombero al campo nomadi del Casilino 900 “vivevano” circa ventisei uccellini di quelli che la domenica amiamo ascoltare nei boschi, nei parchi, nei luoghi delle nostre gite. E’ fauna selvatica dunque la detenzione è illegale, in violazione della nota legge nazionale n. 157 e ieri, 27 gennaio 2010, in una operazione congiunta della Polizia Municipale, Corpo Forestale dello Stato e Associazione Recupero Fauna di Roma (in sigla ARF), quindici di questi piccoli uccelli dal canto melodioso sono stati strappati al loro destino di gabbia, sporcizia e oscurità.

Chi non si è mai occupato di avifauna selvatica appartenente alle specie canore di maggior richiesta sul mercato, forse non sa che far passare le giornate al buio a cardellini e fringuelli significa far aumentare le capacità canore di queste specie. Una manovra che molti non stenterebbero a definire crudele, perpetrata in parte per tradizione, in parte per vanità. La tradizione partenopea vuole il “cardillo” nelle abitazione domestiche foriere di buon auspicio; se però non proviene da allevamento autorizzato e non porta un anello inamovibile, la provenienza è sicuramente fraudolenta cioè è di cattura. La percentuale di soggetti di cattura che arrivano ad essere cantori è veramente minima: sono scartate  tutte le femmine, molti muoiono per stress, quel che resta deve passare il setaccio fine della selezione canora. Il danno ambientale che ne deriva è abbastanza intuitivo: la preferenza dei maschi nella cattura sbilancia il rapporto territoriale maschio/femmine con conseguente disturbo della riproduzione. 

A regalare  un destino migliore a questi animali ieri sul campo c’erano due volontari dell’ARF, circondati e protetti dalle forze dell’ordine dispiegate sul territorio. Dopo gli accertamenti del caso i pennuti sono stati affidati alle amorevoli cure di un veterinario volontario della stessa ARF. Nei prossimi giorni si conosceranno gli sviluppi ma a detta degli esperti ARF alcune specie, essendo di passo proprio in questo periodo, devono essere liberate quanto prima.

Per chi volesse contattare l’ARF i recapiti sono: A.R.F. – Associazione Recupero Fauna

www.soccorsofauna.com

arf@soccorsofauna.com

Chi volesse saperne di più, contribuire o partecipare alle attività o ai corsi può visitare il sito www.soccorsofauna.com . Gli stessi numeri raccolgono anche le segnalazioni della fauna selvatica ferita.
Chi siamo: L’A.R.F. è una Associazione no-profit composta da veterinari, biologi e naturalisti specializzati in fauna autoctona, alloctona e domestica non convenzionale (diversa da cani e gatti), ma anche da “semplici” amatori, che avendo vissuto a stretto contatto con una specie animale in particolare, sono in grado di offrire esperienza preziosa: tutti volontari che mettono a disposizione il loro tempo libero per adoperarsi a favore di animali in difficoltà.

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