Guidonia, vietato morire nel giorno sbagliato

“Orari al pubblico, posti di ultima fila, code e tanta burcrazia non ti lasciano solo neanche nell’accompagnare un caro nell’ultimo viaggio. Resoconto di uno sqallore guidoniano”. Ci scrive un lettore.

Martedi 13 Aprile 2010, a seguito di un lutto, mi sono trovato ad affrontare una situazione a dir poco scandalosa. Mi sono recato all’ufficio cimiteriale di Guidonia,(presso l’ufficio all’interno della “Triade” in via Roma) per chiedere un loculo; all’ingresso il vigilante mi ha detto che non era giorno di ricevimento e pertanto non mi poteva far entrare. Cosi visto la difficoltà e dovendo pur dare una giusta sepoltura al defunto, che era in casa, gli ho chiesto gentilmente se poteva chiedere all’ufficio la possibilità di essere ricevuto lo stesso;  la risposta è stata negativa. Quindi ho parlato telefonicamente con un impiegato, il quale mi ha ribadito che non essendo giornata di ricevimento non era possibile ricevere il pubblico, ma solo le agenzie funebri. Vista la mia insistenza e poiché doveva fumarsi una sigaretta, mi ha fatto il favore di uscire dall’ufficio e abbiamo parlato sul marciapiede. Dopo avermi spiegato le sue ragioni e tutte le difficoltà che ci sono nella gestione del cimitero, mi ha detto che c’era la disponibilità di un solo posto, (tra l’altro in quarta fila quando invece, ogni cittadino dovrebbe avere la possibilità di scelta) ma non poteva assegnarlo perché i loculi si assegnano solo il giorno del trasporto, cioè la mattina prima di celebrare il funerale. Cosi mi ha consigliato di recarmi il giorno dopo molto presto, intorno alle 7.30, per fare la fila, affinché mi potessi aggiudicare il loculo prima di qualche agenzia. Cosi ho fatto.


Quello che voglio denunciare, non è tanto il comportamento degli impiegati, perché penso che rispondano a delle direttive, ma il Comune, che permette di gestire un ufficio che si occupa di materia così delicata in questo modo. Credo che nel momento in cui  una persona  si trova ad affrontare un evento doloroso, come la morte di un caro, dovrebbe esser trattato in tutt’altro modo. Il Comune dovrebbe organizzare gli orari dell’ufficio in modo tale da  ricevere i cittadini che ne hanno bisogno tutti i giorni e con una giusta accoglienza. Altrimenti dovrebbero parlare con il buon Dio e comunicargli i giorni che loro hanno stabilito, e cosi lui si regola di conseguenza !!!

Un cittadino di Guidonia.

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