ugo_forno_targa_ponte_aniene_1

Un ponte intitolato al bambino-partigiano Ugo Forno

Intitolato alla memoria del 12enne Ugo Forno il ponte ferroviario sul fiume Aniene.

“Coraggioso dodicenne che a costo della vita difese il ponte in ferro sull’Aniene mettendo in fuga gli invasori nazisti”. È quanto si legge sulla targa in marmo che è stata scoperta questa mattina – su iniziativa dell’Anpi provinciale di Roma, di Legambiente Lazio e di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) – sull’opera ferroviaria lungo la pista ciclabile dell’Aniene.

Il 5 giugno del 1944, esattamente 66 anni fa, lo scolaro “Ughetto” – come lo chiamavano i suoi compagni di classe della II B alla media “Settembrini” del quartiere Trieste – si mise alla testa di un drappello di giovanissimi civili italiani per contrastare l’azione dei guastatori delle retroguardie tedesche. Grazie al suo intervento, il ponte ferroviario sull’Aniene – sul quale oggi passano i Frecciarossa dell’Alta Velocità – fu salvato dalla distruzione. Mentre nel centro della città i romani già festeggiavano la Liberazione insieme alle truppe alleate, l’eroe bambino Ugo Forno veniva ucciso da un colpo di mortaio, divenendo l’ultimo martire della Resistenza romana.

 

ugo_forno_targa_ponte_aniene_1

A scoprire la targa sono stati il coordinatore della Segreteria nazionale di Legambiente Maurizio Gubbiotti, la direttrice di Legambiente Lazio Cristiana Avenali, il segretario dell’Anpi di Roma Ernesto Nassi e Silvio Gizzi, Direttore territoriale Produzione Roma di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS).

Alla cerimonia di intitolazione del ponte, insieme ai famigliari di Ugo Forno, erano presenti molti cittadini, una delegazione di alunni della media “Settembrini” e una rappresentanza del circolo Anpi presso l’Istituto Superiore di Sanità dedicato a Ugo Forno. L’area in prossimità del ponte è stata bonificata grazie alla disponibilità di Ama, Ardis, Multiservizi e Ufficio Decoro Urbano del Comune di Roma.

“Credo che oggi valori come libertà, democrazia, partecipazione e solidarietà debbano essere richiamati in maniera forte, per questo credo sia indispensabile la difesa e la ricerca della memoria – ha detto Maurizio Gubbiotti, coordinatore della Segreteria nazionale di Legambiente – è particolarmente significativo che chi passa sulla pista ciclabile dell’Aniene possa conoscere la storia di Ugo Forno”. Ricordando la pulizia della targa posta al parco Nemorense, con la sistemazione di un’aiuola attorno, Gubbiotti ha annunciato anche che in meno di un mese sono state raccolte oltre mille firme (anche attraverso il sito www.ugoforno.it) per sostenere la petizione che chiede al Presidente della Repubblica il riconoscimento di una ricompensa al Valore Civile alla memoria di Ugo Forno.

 

ugo_forno_targa_ponte_aniene_2

”Ricordare il più giovane dei martiri della Liberazione della Capitale – ha detto Ernesto Nassi, segretario dell’Anpi provinciale – significa ricordare un esempio importante della grande partecipazione popolare alla Resistenza romana e tenere viva la memoria di quei giorni. In questo senso sono inaccettabili gli annunciati tagli dei finanziamenti statali al Museo della Liberazione di via Tasso, struttura preziosa proprio per coinvolgere le nuove generazioni. E appare come una vera follia l’episodio avvenuto alla scuola media ‘Belli’, dove la preside ha richiamato alunni della stessa età di Ugo Forno perché avevano cantato ‘Bella Ciao’. Episodi come questi ci spingono a batterci ogni giorno per difendere i valori della Resistenza”.

“Le Ferrovie dello Stato hanno accolto con piacere la richiesta di dedicare il ponte a ‘Ughetto’ – ha concluso Silvio Gizzi, Direttore territoriale Produzione Roma di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) – ma il nostro è solo un piccolo gesto davanti a tanto eroismo. L’avvenimento centrale di questa giornata è il sacrificio di un ragazzo di appena 12 anni che ha difeso la ferrovia a costo della vita. A distanza di 66 anni questo ponte è ancora importante, come aveva anche intuito il giovane Ugo che lo ha salvato dalla distruzione nazista. Grazie a un eroe bambino del passato oggi il ‘Ponte Forno’ è un punto nevralgico dell’Alta Velocità, espressione del futuro, su cui corrono i Frecciarossa”.

Roma, 5 giugno 2010
Ufficio stampa Legambiente Lazio

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *