Manovra economica e cedolare secca su affitti

De Cesaris: “Il presidente della Commissione Finanze del Senato ha proposto l’introduzione della cedolare secca sugli affitti: un insulto che in una manovra lacrime e sangue si pensi solo alla rendita immobiliare”.

Dichiarazione di Walter De Cesaris, Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini

“Lacrime e sangue per lavoratori e pensionati, regali alla rendita: questa mi
sembra la filosofia che guida l’azione di questa maggioranza.
E’ stato vero per lo scudo fiscale per i capitali illegalmente esportati, vale
oggi per la cosiddetta cedolare secca per gli affitti, che tradotta per farla
capire,  vuol dire pagare una aliquota fissa del 20% invece di quella dovuta
sulla base del reddito percepito.
Il vero scandalo del Paese è il livello degli affitti speculativi
incompatibili con le retribuzioni e le pensioni attuali. Ciò è testimoniato
dall’aumento vertiginoso degli sfratti per morosità, causa ormai di oltre l’
85% delle sentenze di rilascio emesse.
Si calcola che nel prossimo triennio, 150.000 famiglie subiranno uno sfratto
per morosità.
Ricordo, inoltre,  che, coloro che affittano gli alloggi a canone agevolato,
già godono di una detrazione fiscale del 40,5% del reddito percepito.Ogni nuovo
intervento sulla fiscalità nel campo delle locazioni ha senso solo se vincolato
a una riduzione del livello degli affitti, altrimenti è solo un  regalo alla
speculazione.
C’è, poi, un problema di priorità. Non è vero che questa misura si paga da
sola, come si afferma ipocritamente:
il suo costo varia da 1 miliardo a oltre 2 miliardi (a seconda dell’estensione
del suo campo di applicazione).
In una situazione in cui il contributo sociale per l’affitto  per le famiglie
con redditi bassi è stato tagliato da 211 a 143 milioni di euro (e passerà a
109 nel 2011) e ci sono più di 600.000 famiglie  “collocate inutilmente” nelle
graduatorie dei comuni per avere un alloggio popolare, perché le case non ci
sono, non ci sembra proprio che la priorità possa essere rappresentata da una
misura così parziale come la cedolare secca, che avvantaggia solo una piccola
parte, e senza dubbio non la più colpita dalla crisi.
Si dice che bisogna combattere l’evasione fiscale, giustissimo !
Si introducano due misure: la tracciabilità della riscossione dei canoni e la
possibilità per tutti gli inquilini di poter detrarre l’affitto dalla denuncia
dei redditi (come avviene in gran parte d’Europa). L’evasione fiscale si
combatte, infatti, introducendo il conflitto di interessi.”
Si estenda, infine, la possibilità di aumentare l’ICI sulle case sfitte,
almeno a tutti i capoluoghi di provincia. E noto, infatti, che in larga
misura, dietro al fenomeno delle “case vuote” nelle grandi e medie città, si
nasconda la pratica del canone nero.”

Roma 11 giugno 2010

Unione Inquilini
Segreteria Nazionale
Via Cavour 101 – 00184 Roma
Tel 06/4745711 – fax 06/4882374
E mail: unione inquilini@virgilio.it
Sito: www.unioneinquilini.it

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