CUB: “Pomigliano, boicottiamo il referendum truffa”

Non partecipare alla votazione o annullare la scheda è l’indicazione della Confederazione Unitaria di Base. Tiboni, CUB: “Panda è un modello che non assicura né il lavoro né il futuro dello stabilimento”.

18 giugno 2010. Non partecipare alla votazione o annullare la scheda è l’indicazione della CUB per il referendum “truffa” dei lavoratori Fiat di Pomigliano d’Arco.

“Fiat e soci mentono” sostiene Piergiorgio Tiboni della CUB “perché la Panda è un modello che non assicura né il lavoro per tutti né il futuro dello stabilimento”.

Un accordo che prevede due anni di cassa integrazione straordinaria, con l’impegno di non rivendicare l’integrazione del mancato stipendio, l’arco di tempo per la produzione di Panda, rispetto a un impegno di Fiat che, notoriamente, gli impegni non li ha mai rispettati.

Per la CUB pronunciarsi significa diventare complici di un accordo utile a Fiat solo per “… spremere i lavoratori come limoni, mortificare la loro dignità, peggiorare la retribuzione in caso di malattia e negare diritti di stampo costituzionale”.

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