Nel Lazio diminuiscono ancora roghi ed ettari ridotti in cenere

Il Lazio si piazza al settimo posto fra le Regioni italiane nella graduatoria per ettari distrutti dagli incendi nel 200.

 

ECOSISTEMA INCENDI 2010

NEL LAZIO DIMINUISCONO ANCORA ROGHI
ED ETTARI RIDOTTI IN CENERE

I COMUNI DEL LAZIO SONO I PIÙ MERITEVOLI IN ITALIA
NELLA LOTTA PER SALVARE I BOSCHI DALLE FIAMME
IN PRIMA FILA CANINO E SORIANO NEL CIMINO NEL VITERBESE
C’È ANCORA MOLTO DA FARE A MAENZA (LT) E VELLETRI (RM)

Il Lazio si piazza al settimo posto fra le Regioni italiane nella graduatoria per ettari distrutti dagli incendi nel 2009 e vede confermata la tendenza al miglioramento della situazione con la diminuzione rispetto all’anno precedente sia del numero totale dei roghi (passati da 347 a 325) che della superficie ridotta in cenere (scesa da 2.750 a 2.528 ettari) con dati molto positivi che vengono dai territori delle province di Frosinone e di Viterbo. Un segnale incoraggiante -rilevato anche a livello nazionale- riconducibile da un lato al sistema di contrasto del fenomeno sempre più perfezionato, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico-strumentale, dall’altro all’accresciuta sensibilità trasversale in difesa dei boschi che va dai cittadini ai mezzi di informazione sino alle amministrazioni comunali, sempre più in prima linea nella lotta agli incendi per contrastare i danni economici e ambientali che essi procurano. E proprio i Comuni del Lazio risultano essere in media i più virtuosi in Italia nell’applicazione della legge 353/2000 (con l’istituzione e l’aggiornamento del catasto delle aree bruciate) e nelle azioni di mitigazione del rischio. Lo certifica “Ecosistema incendi 2010”, indagine presentata oggi e realizzata nell’ambito della campagna “Non scherzate col fuoco 2010” curata da Legambiente e Dipartimento nazionale Protezione civile.

Nel Lazio sono 1.802 gli ettari di superficie boscata andati in fumo lo scorso anno, il 71,2% sul totale di 2.528 (726 gli ettari incendiati di superficie non boscata). È Latina con 1.389 ettari bruciati in 136 incendi a conquistare il triste podio dei peggiori dati, per altro con un dato in aumento rispetto al 2008 quando erano 1.228 gli ettari bruciati. Seguono Roma con 574 ettari e 66 incendi (nel 2008 erano 252 ettari e 64 incendi), Frosinone con 365 ettari e 68 incendi (nel 2008 erano 909 ettari e 77 incendi), Viterbo con 101 ettari e 33 incendi (nel 2008 erano 299 ettari e 41 incendi) e Rieti con 99 ettari e 22 incendi (nel 2008 erano 62 ettari e 22 incendi).

Continuano a ridursi i numeri degli incendi nel Lazio, ma rimangono ancora oltre duemilacinquecento gli ettari bruciati, bisogna far avanzare il buon lavoro avviato dalla Protezione civile della Regione Lazio con i Comuni, gli incendi boschivi restano uno dei pericoli maggiori rispetto alla salvaguardia del patrimonio ambientale laziale –ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio- Se a Frosinone e Viterbo la situazione migliora in termini di

riduzione degli ettari bruciati, è da tenere sotto controllo il dato negativo delle province di Latina, Roma e Rieti che, nel raffronto 2008-2009, vedono aumentare in piena controtendenza la superficie finita in cenere rispettivamente di 322, 161 e 37 ettari. Queste settimane sono quelle decisive per vincere la partita contro i roghi, visto che le ondate di calore estive rendono più alti i rischi, per questo chiediamo ai cittadini di farsi sentinelle contro gli incendi, avvertendo immediatamente in caso di avvistamenti il 1515, il numero gratuito del Corpo Forestale dello Stato. Contro i piromani il coinvolgimento dei cittadini è decisivo, va incentivata la cultura di rispetto del bosco, con più prevenzione, presidio del territorio e informazione”.

La classifica del Lazio di “Ecosistema incendi” vede in testa i Comuni viterbesi di Canino e Soriano nel Cimino ed è stata stilata sulla base di una serie di parametri che valutano le strategie adottate dalle amministrazioni per mitigare il rischio incendi. In particolare l’indagine si è concentrata sui Comuni che nel biennio 2008-2009 hanno subito almeno un incendio di estensione pari o superiore ad un ettaro ed è stata realizzata con un questionario inviato alle 138 amministrazioni comunali laziali, a cui hanno risposto in modo completo in 31 (pari al 22% del campione). Dal monitoraggio è emerso che i Comuni del Lazio sono i più virtuosi a livello nazionale nella lotta ai roghi, con il 94% delle amministrazioni locali che svolge un lavoro complessivamente “positivo”, ottenendo un punteggio medio di 8 su 10. Il 77% dei Comuni del Lazio si è attivato per realizzare il catasto delle aree percorse dal fuoco, strumento indispensabile per l’applicazione dei vincoli di salvaguardia del territorio previsti dalla legge 353, e lo ha aggiornato nell’ultimo anno. Un dato molto positivo, considerato che questa percentuale nel 2009 era scesa in modo preoccupante al 58% (dal 70% del 2008). Da segnalare, poi, che oltre la metà dei Comuni della regione (54%) hanno attivato reti di avvistamento e controllo del territorio, mentre nel 45% dei casi sono state promosse campagne informative nelle scuole o dirette ai fruitori dei boschi.

Massiccia anche l’azione di contrasto dei reati legati agli incendi portata avanti dal Corpo Forestale dello Stato: nel corso del 2009 sono stati effettuati nel Lazio 2.356 controlli con 398 persone controllate, 25 denunciate e 3 arrestate. Le sanzioni amministrative sono state 92, per un totale di 21.630,48 euro con 101 persone sanzionate. Ma la guardia deve restare alta, considerato che nel biennio 2008-2009 il 37% dei Comuni del Lazio (138 su 378) sono stati interessati da incendi con superficie percorsa dal fuoco superiore o pari a un ettaro.

Il catasto degli incendi sta battendo le speculazioni legate agli incendi, bisogna dunque continuare in questa direzione per responsabilizzare sempre di più amministratori e cittadini -commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Lo strumento che perimetra le aree incendiate è molto efficace, elimina la possibilità di realizzare affari criminali su cemento, caccia e rimboschimenti, il catasto va aggiornato costantemente, inserendo le nuove perimetrazioni delle aree percorse dal fuoco. Dai Comuni arrivano segnali positivi, ce ne sono molti che lavorano alacremente, in qualche caso c’è ancora da fare e siamo pronti a collaborare con le amministrazioni per arrivare insieme al risultato. Per prevenire gli incendi chiediamo anche a tutti di segnalare eventuali discariche abusive, visto che quel materiale si può trasformare in pericoloso combustibile per incendi”.

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