Elettrosmog Radio Vaticana, terrificanti risultati perizie

La nuova perizia è terrificante: i dati parlano chiaro e la loro gravità è tale che s’impongono interventi urgenti senza tergiversare ulteriormente.

 

LEGAMBIENTE LAZIO
Comunicato Stampa

RADIO VATICANA, LEGAMBIENTE VICINA A DOLORE VITTIME ELETTROSMOG: FERMARE SUBITO STRAGE, ELIMINARE ANTENNE USANDO NUOVE TECNOLOGIE.

Siamo vicini ai cittadini che hanno visto persone care ammalarsi e morire per elettrosmog, la perizia di un autorevolissimo gruppo di studiosi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano conferma ancora una volta le nostre peggiori paure –così Lorenzo Parlati, Presidente Legambiente Lazio, commenta i risultati della perizia condotta mediante indagine epidemiologica-. La nuova perizia è terrificante: i dati parlano chiaro e la loro gravità è tale che s’impongono interventi urgenti senza tergiversare ulteriormente. Dopo anni nei quali nemmeno più il monitoraggio delle emissioni è stato continuato, smantellando la rete di centraline che era stata creata, hanno ragione i cittadini, bisogna fermare questa strage, eliminando quelle antenne: nel 2010 ci sono tecnologie tali che prevedere quella concentrazione territoriale non ha alcun senso”.

Le parole contenute nella perizia pesano come macigni: per il “Rischio di morte per tumore emolinfopoietico associato a esposizione residenziale alle strutture di comunicazione di Radio Vaticana (RV) ”, “l’eccesso di rischio di morte era già presente entro i 5 km di raggio, con valori più alti del 10% – 40% rispetto all’attese – cioè il valore 1 di Riferimento – (…), era poi marcatamente alto nella corona tra 5 km e 9 km, anche con valori significativamente più alti di 2 – 3 volte (in altre parole, incrementi del 100% – 200%) (…), ed era ancora chiaramente presente nella corona tra 9 e 12 km dall’emittente, con valori più alti del 30% – 70% (…). Il forte eccesso di rischio era con evidenza associato al permanere per un lungo tempo nell’intorno di RV (oltre 10 anni)”. Per le leucemie “l’esposizione residenziale a Radio Vaticana (e i CEM (campi elettro magnetici ndr) plausibilmente connessi a tale esposizione) sia implicata nell’occorrenza di casi di leucemia, mostrando alti livelli di associazione tra esposizione residenziale e decessi per tale patologia, in modo significativo e decisamente importante per i soggetti esposti nella fascia tra 6 e 12 km dall’emittente. ” E ancora “In sintesi, le analisi finalizzate allo studio specifico degli effetti associati a esposizione residenziale a RV, relativamente ai soli set con leucemia e linfoma non Hodgkin confermano il ruolo predominante di RV nella definizione del rischio infantile”.

“L’indagine conferma quanto diversi anni fa l’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio evidenziò, riscontrando un eccesso di tre volte rispetto ai casi attesi di leucemia infantile nel raggio di 0-4 km dagli impianti e di più del doppio nei primi 6 km -conclude Parlati-”.

Ufficio stampa Legambiente Lazio

www.legambientelazio.it

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