Comincia dal Bangladesh questo libro e dalla nascita dell’autrice, avvenuta quasi in contemporanea con quella del figlio della domestica, Fajal.
Comincia dal Bangladesh questo libro e dalla nascita dell’autrice, avvenuta quasi in contemporanea con quella del figlio della domestica, Fajal, e dal racconto in parallelo dei percorsi di vita di due bambini che giocavano insieme ma che appartenevano a due realta’ diverse.
Quasi meta’ della popolazione di tutto il mondo vive in condizioni di poverta’, ma questa grave crisi dei diritti umani non e’ inevitabile o ineluttabile. L’obiettivo di porre fine alla poverta’ e’ pero’ destinato al fallimento se viene guidato solo dall’imperativo della crescita economica e dalle strategie degli aiuti, senza mettere al centro di ogni progetto i diritti umani.
In un viaggio che tocca Brasile e India, Egitto e Messico, Angola e Pakistan, Bangladesh e Darfur, Irene Khan, ex Segretaria generale di Amnesty International, mostra, a partire dalla sua esperienza di vita e attraverso le storie dei protagonisti e argomenti solidissimi, che la poverta’ e’ causa e conseguenza delle violazioni dei diritti umani.
L’unica soluzione sostenibile e reale e’ vincere la privazione, l’insicurezza, l’esclusione e la mancanza di voce che incatenano i prigionieri della poverta’.
Un libro intenso che con una scrittura immediata ed empatica, alterna dati e analisi per capire quanto e’ stato fatto fino a oggi nella lotta alla poverta’, a prospettive concrete e realistiche per un futuro diverso e sostenibile.
Prigionieri della poverta’
La nuova sfida dei diritti umani: storie dal mondo
Bruno Mondadori, settembre 2010, € 20,00
Il libro puo’ essere acquistato nelle migliori librerie o richiesto a: pubblicazioni@amnesty.it