“Governo e Parlamento chiariscano se i piccoli comuni devono continuare a vivere”

Le anticipazioni sui contenuti del federalismo fiscale parlano di un taglio nelle risorse da ora al 2014 di quasi 70 euro ad abitante. Le parole del coordinatore della Consulta piccoli comuni di Anci Toscana.

 

 

 

COMUNICATO STAMPA
Vanni: ”Governo e Parlamento chiariscano se i piccoli comuni devono continuare a vivere e ad assicurare servizi”
Le parole del coordinatore della Consulta piccoli comuni di Anci Toscana.
Le anticipazioni sui contenuti del federalismo fiscale parlano di un taglio nelle risorse da ora al 2014 di quasi 70 euro ad abitante

 

Firenze, 20 gennaio 2011. “Governo e Parlamento una volta per tutte chiariscano se e come i piccoli comuni debbono continuare a vivere e ad assicurare servizi fondamentali, speso in aree disagiate del Paese. Le anticipazioni sui contenuti del federalismo fiscale, in base ai dati del ministero dell’economia, parlano di un taglio nelle risorse da ora al 2014 di quasi 70 euro ad abitante, assolutamente insostenibile. A questo si aggiunge un’evidente sperequazione nel valori provenienti dalle entrate dai trasferimenti immobiliari e dalle imposte sulle seconde case, cioè due voci che spesso pesano poco e comunque in modo molto differenziato nei piccoli comuni. Insomma, verrebbe da dire, ‘agli zoppi grucciate’”. A lanciare il grido di allarme sulla drammatica situazione attraversata dai piccoli Comuni e sull’insostenibilità di ulteriori tagli alle risorse è Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano e coordinatore Consulta Piccoli Comuni di Anci Toscana.
“Sembra dunque che si voglia proseguire in un quadro confuso e penalizzante, come già accaduto con una serie di provvedimenti come la legge delega del 2009 e con la manovra finanziaria della scorsa estate, ma il risultato sarebbe solo quello di mettere definitivamente in crisi i piccoli comuni italiani – prosegue Vanni –. Ecco perché Governo e Parlamento debbono fare definitiva chiarezza ed assumere atti coerenti. Svuotare i piccoli comuni, lasciarli senza risorse e solo come insegna sarebbe solo una beffa e un’assurdità. E soprattutto significherebbe privare di una presenza fondamentale sul territorio e di servizi altrettanto fondamentali tantissimi cittadini. Nella riunione della Consulta regionale dei piccoli comuni dell’Anci convocata per il 1 febbraio (in Toscana i piccoli comuni sono 135 su 287) sarà fatto un esame approfondito della situazione e d’intesa con l’Anci saranno prese tutte le iniziative opportune”.

Ufficio stampa Anci Toscana

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