Successo della “Via Crucis delle Sfrattato” a Roma

Centinaia di sfrattati hanno partecipato questa mattina al presidio sotto il Senato per sottilineare quanto sia grave la situazione sfratti a Roma.

 

 

Roma 25 gennaio 2011
CASA/SFRATTI: “CENTINAIA DI SFRATTATI HANNO PARTECIPATO QUESTA MATTINA AL PRESIDIO SOTTO IL SENATO, PRESENTATE AI GRUPPI PDL, PD E IDV LE NOSTRE PROPOSTE DI EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO, UNA SIGNIFICATIVA INIZIATIVA CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI ALTRI COMITATI E ASSOCIAZIONI DEI MOVIMENTI DI LOTTA” 

In merito al presidio promosso dall’Unione Inquilini di fronte al Senato denominata “Via Crucis delle Sfrattato” Massimo Pasquini della Segreteria Nazionale dell’Unione Inquilini ha dichiarato: “ Il presidio al Senato e i picchetti anti sfratto che si sono tenuti questa mattina hanno dato il segno di quanto grave sia la situazione a Roma , come in tutta Italia. Questa mattina centinaia di sfrattati dell’Unione Inquilini, del Comitato popolare di lotta per la casa, del comitato occupanti senza titolo degli enti previdenziali, di Action, hanno dato vita ad un presidio che si è trasformata in assemblea pubblica dove tutti hanno potuto far conoscere come si vive la mannaia dello sfratto. Una vera Via Crucis senza risposte. Sono intervenuti al Presidio tra gli altri l’On. Morassut (PD), il Sen. Pedica (IDV), il consigliere regionale Nieri (Sel), il consigliere comunale Azuni (SEL), Fabio Alberti segretario della federazione romana del Prc. Che ringraziamo per la partecipazione.
Una delegazione dell’Unione Inquilini durante il presidio ha incontrato il Sen Malan (PDL), il Sen Vitali (PD) e il Sen. Pedica (IDV) ai quali ha consegnato le proposte di emendamento e di ordini del giorno da presentare al decreto mille proroghe.
In particolare gli emendamenti proposti dall’Unione Inquilini chiedono di sospendere le esecuzioni di sfratti per famiglie in disagio abitativo composte da anziani, portatori di handicap e con figli a carico con redditi bassi, aventi una sentenza di sfratto per finita locazione e morosità incolpevole (da licenziamento, cassa integrazione, affitti esosi rispetto al reddito). Giova ricordare che oggi 8 sentenze di sfratto su 10 sono per morosità e che la questione sfratti non può e non deve essere gestita solo come problema di ordine pubblico.
Con gli ordini del giorno abbiamo chiesto: a) di sospendere le esecuzioni di sfratto fino a quando non entrerà in vigore la legge che prevede la proroga degli sfratti per evitare che famiglie disagiate vadano in mezzo alla strada nel frattempo; b) di aprire un tavolo tra ministeri economia e lavoro, enti previdenziali pubblici e sindacati inquilini al fine di superare i contenziosi, procedere alle vendite e superare le irregolarità contrattuali che non consentono a centinaia di famiglie di acquistare dagli enti previdenziali pubblici.
Abbiamo inoltre chiesto che sia varato un piano straordinario di almeno 500.000 case popolari.
Grande attenzione abbiamo riscontrato sulle nostre proposte da parte dei gruppi incontrati, verificheremo nei prossimi giorni gli atti concretamente presentati. “

 

 

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