“Perchè la Chiesa non chiede perdono a vittime elettrosmog Radio Vaticana?”

“Siamo sorpresi dalle parole di Benedetto XVI contenute nel messaggio inviato il 9 marzo al presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile”.

 

COMUNICATO STAMPA del 12 MARZO 2011
OBBLIGHI CRISTIANI PRENDERSI CURA DEL CREATO, RICONOSCERE L’OFFESA E CHIEDERE PERDONO.

Siamo sorpresi dalle parole di Benedetto XVI contenute nel messaggio inviato il 9 marzo al presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile in occasione dell’annuale Campagna di Fraternità della Chiesa del paese sudamericano.
“Chi sa riconoscere – dice il Papa nel suo messaggio – nell’universo l’opera di Dio è portato ad avere più amore per tutte le creature e di fronte ai danni causati dall’egoismo dell’uomo occorre cambiare mentalità ed atteggiamento. Dio ha affidato all’uomo la sua creazione – continua il pontefice – non perché la domini ma perché la custodisca come un figlio prende cura del patrimonio lasciato dal padre”.
“L’uomo sarà in grado di rispettare le creature – scrive il Papa – nella misura in cui coltiva nel suo spirito un senso pieno della vita; in caso contrario, sarà portato a disprezzare se stesso e ciò che lo circonda, a non avere rispetto per l’ambiente in cui vive”. Per questo, conclude il messaggio, “la prima ecologia che deve essere promossa è l’ecologia umana”: cioè, “senza una chiara difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale … mai si potrà parlare di una vera difesa dell’ambiente”.
Siamo sorpresi per queste parole perché ormai da decenni l’emittente radiofonica pontificia non è in grado di rispettare il creato disprezzando ciò che le sta intorno, non soltanto non promuovendo l’ecologia dell’uomo ma anche non difendendo, anzi offendendo la vita umana.
Questa offesa è stata dimostrata in un procedimento giudiziario che ha visto la condanna definitiva della radio vaticana per inquinamento e per disturbi arrecati alla vita quotidiana dell’uomo.
Questa offesa è stata dimostrata in uno studio epidemiologico che ha provato, a causa delle emissioni della radio vaticana nel nostro territorio, una impressionante maggiore mortalità per leucemie in tutte le età dell’uomo e una loro eclatante maggiore incidenza nell’infanzia.
Come è possibile che il Papa non abbia detto personalmente una sola parola su tutto questo ? Padre Lombardi, oltre che essere il direttore generale dell’emittente è il portavoce del Pontefice e, a seguito della pubblicazione dei risultati dell’indagine epidemiologica, a luglio 2010, e subito dopo la sentenza della Cassazione, lo scorso 24 febbraio, si è dichiarato una volta sorpreso e l’altra rammaricato.
Ma è questo il vero pensiero di Benedetto XVI ? Tutto ciò appare in profondo contrasto con il forte messaggio del Papa ai vescovi del Brasile con cui chiede di difendere l’ambiente attraverso la difesa totale della vita umana.
Perché il Papa non interviene direttamente su questa vicenda smentendo la posizione del suo portavoce che non ha dato nessun segnale di cristiana accettazione di ciò che è stato sancito definitivamente dalla Giustizia umana e di ciò che è scaturito dalla ricerca scientifica? 
Perché Benedetto XVI non interviene per chiedere, al posto del Suo portavoce, il perdono cristiano a chi ha subito e subisce tutto questo ?
Avremmo potuto capire, senza assolutamente condividerlo, l’atteggiamento di sorpresa e di rammarico della Santa Sede fino ad un istante prima del verificarsi di quei due eventi. Non lo comprendiamo e non lo condividiamo ancora di più oggi che si è fatta luce sulla causa e sui gravissimi effetti attraverso l’imparzialità della Giustizia e attraverso la rigorosità della conoscenza scientifica. 

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
cittadiniattivi@libero.it

 

 

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