Ancora sfratti in questa città, per finita locazione, per morosità, o come succede ad Antonio e sua madre di 87 anni.
COMUNICATO STAMPA
Roma 13 giugno 2011
Ancora sfratti in questa città, per finita locazione, per morosità, o come succede ad Antonio e sua madre di 87 anni domani mattina in via di San Romano 15, dove dal 7 marzo 2009 vive in un alloggio Enpam.
Gli inquilini e i movimenti respingono il divieto apposto dalla Questura di Roma al corteo di venerdì 17 giugno sotto i tre Ministeri per richiedere la convocazione del tavolo inter-istituzionale
La sua storia è simile a quella di molti altri, separato con un lavoro part-time e con due famiglie da seguire, non ce la faceva a pagare l’affitto dove viveva e così ha deciso di entrare nella casa dove oggi abita insieme a sua madre invalida al cento per cento e non in grado di deambulare.
L’accanimento con il quale l’Enpam sta richiedendo lo sfratto anche con l’uso della forza pubblica è simile a quello di altri soggetti quali l’Enpaia che sta inviando provvedimenti per finita locazione a chi non è in grado di sostenere gli aumenti proposti.
Questa aggressività va fermata. Per questo domani mattina dalla ore 7 saremo con Antonio e con la sua mamma per difenderli da un procedimento che li getterebbe sicuramente in mezzo ad una strada, perché il Comune continua a non avere risposte per l’emergenza se non quella di farsi rapinare dalla Confraternita ed altri che gestiscono i residences a Roma.
Con la stessa superficiale attenzione vengono disattese le richieste di un tavolo interistituzionale governo, regione, comune per affrontare la drammatica realtà alloggiativa romana. Venerdì prossimo alle ore 10 l’inquilinato resistente di questa città e i movimenti per il diritto all’abitare si troveranno ancora una volta sotto il ministero delle infrastrutture. Questa volta l’intenzione è di unire questo ministero con quello delle finanze e del lavoro con una catena umana di uomini, di donne e di bambini.
La questura di Roma ha apposto un divieto inaccettabile. Se si vuole alzare la tensione questo è proprio il modo per farlo e siccome in gioco ci sono le vite di migliaia di persone, molte di queste anziane, non sarà facile cambiare l’intenzione di partenza. Questi ministri sono sordi e la città vuole farsi sentire senza passi indietro, per questo la catena umana si farà lo stesso con o senza le autorizzazioni del caso.
Domani alle ore 12,00 conferenza stampa in via di San Romano 15.
AS.I.A. – USB
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