“Piano casa, maggioranza ritiri legge”

Piano casa, maggioranza ritiri legge e consiglieri impediscano questo schifoso scempio.

Roma, 25 luglio 2011

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

“Bisognerebbe fare vivi complimenti a Ciocchetti, per riuscire a peggiorare il pessimo precedente testo del piano casa, ci voleva una certa classe. Ebbene nella sua fervida edilizia creativa, nulla a che fare con l’urbanistica in conseguenza, Ciocchetti è riuscito nell’impresa realizzando una legge che è la somma di tanti interessi particolari piuttosto che di un grande interesse pubblico -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. C’è di tutto nell’emendamento presentato dall’Assessore competente, cosa c’entrano col piano casa i centri sportivi nei parchi e le imprecisate strutture ad essi collegate, le serre senza autorizzazioni, gli impianti sciistici forse per il tempo libero dei senza casa, l’allargamento delle maglie del condono, l’ampliamento delle cave esistenti? Persino le strutture sanitarie dismesse col piano regionale potranno diventare case. E sempre per il tempo libero dei senza casa si potranno effettuare in deroga strutture portuali, alberghi, impianti sportivi, scuole, ecc E non è vero che il piano interverrà su edifici esistenti, ma verrà cambiata la destinazione di intere aree, che da produttive passerebbero a residenziali, insediando fino a 266 nuovi residenti per area senza uno straccio di piano particolareggiato. Il grande nemico degli accordi di programma, sempre Ciocchetti, farà nascere anche una super conferenza di servizi, grazie alla quale a Roma e nei capoluoghi si approveranno deroghe ai vincoli, automaticamente recepite dal Consiglio regionale, per programmi di edilizia pubblica e di housing sociale. La foglia di fico o il piatto di lenticchie dell’emergenza abitativa è indecente, di risposte al fabbisogno abitativo non ce ne sono proprio, in questo piano casa. Rimangono tutti gli altri problemi per le aree agricole, i parchi, l’abusivismo, ecc e si rischiano molteplici procedure di infrazione che ricadranno nelle tasche dei cittadini. Cosa dicono le parti sociali del gigantesco processo di dismissione delle aree produttive e di tutto ciò? Chiediamo alla maggioranza di ritirare questa legge casbah, di affrontare seriamente le questioni, ai consiglieri regionali di buona volontà di impedire questo schifoso scempio.”

Ufficio stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *