A trentacinque anni dal pronunciamento della Corte Costituzionale in campo radiofonico e televisivo, alle prese con una situazione generale radiotelevisiva ormai insostenibile aggravata dalla crisi economica mondiale particolarmente acuta nel nostro Paese, si rende necessaria una narrativa generale che informi soprattutto i giovani delle clamorose illegalità commesse da una palude affaristica di accentratori di potere politico e di risorse economiche che per vent’anni hanno imposto la legge del più forte nel settore delicato della comunicazione.
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