Continua la lotta per salvare il fiume Sacco

Denunce Fiume Sacco, Legambiente: continua ottimo lavoro Carabinieri e ARPA Lazio per salvare il fiume.

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 13 settembre 2011

È di pochi giorni fa la notizia della denuncia, ad opera dei Carabinieri di Anagni, dell’amministratore unico di una delle tante società che operano nella locale zona industriale, sospettato di inquinamento del corso d’acqua Mola Santa Maria, affluente del fiume Sacco. I campionamenti delle acque sono stati effettuati dal personale dell’ARPA Lazio, in seguito a segnalazioni da parte dei residenti di strane schiume bianche sulla superficie del fiume, e hanno confermato l’inadempienza da parte dell’azienda di diverse disposizioni del Codice dell’Ambiente.

“Il lavoro di controllo, indagine e repressione dei reati sul Fiume Sacco è fondamentale, l’attenzione delle Forze dell’ordine e della Procura porta a risultati concreti che segnano un’inversione di rotta per un territorio che sta soffrendo troppo – ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. L’inquinamento del fiume Sacco è una questione che ci preoccupa molto ed è fondamentale che arrivino segnali forti, contro chi si macchia di reati gravissimi, come lo scarico di acque reflue industriali in assenza di autorizzazioni. Chiediamo che si continui su questa strada con controlli costanti e puntuali, per evitare di dover intervenire a danno fatto, e soprattutto per garantire il diritto dei cittadini della zona a vivere in un ambiente salubre. Per questo è fondamentale anche obbligare gli inquinatori a provvedere con mezzi adeguati al ripristino della salubrità dei luoghi.”

Dopo gli accertamenti, nell’ambito dell’attività avviata su disposizione del Comandante Provinciale e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Frosinone, l’azienda è risultata inadempiente riguardo alle periodiche verifiche sui punti di emissione dei gas in atmosfera, il previsto piano di gestione e manutenzione dei sistemi di captazione delle emissioni e la tenuta di documentazione e di appositi registri circa i dati delle acque e dei fanghi trattati. Il Fiume Sacco e i suoi affluenti sono da tempo messi a durissima prova da continui episodi di inquinamento, a causa della forte concentrazione di attività industriali intorno al fiume ciociaro, che alcuni anni fa hanno addirittura provocato la morte fulminante di 25 vacche che si stavano abbeverando alle sue acque. La storia del fiume Sacco è una storia di ingiustizia che da troppo tempo nega il pieno diritto alla legalità ambientale per le popolazioni avvelenate. Legambiente mette a disposizione di chiunque voglia segnalare problemi ambientali, il numero verde dell’Osservatorio Ambiente e Legalità 800 911 856.

Ufficio stampa Legambiente Lazio

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