La scalata di Unipol alla BNL. Quella telefonata del 18 luglio 2005 di Giovanni Consorte a Piero Fassino: «e allora siamo padroni di una banca?»
Sì abbiamo una Banca. Ma un pochetto incasinata. Almeno questo è ciò ch’emerge da un’ispezione avviata dalla Banca d’Italia presso la direzione generale di Unipol Banca. Ecco (in sintesi) i rilievi di Bankitalia: la banca è gestita in modo un po’ spregiudicato, non è trasparente, applica tassi da usura e non sa manco cosa siano i controlli interni. Pergiunta ha degli outsourcer che utilizzano software di merda che fan perdere milioni di euro ai clienti (chi se ne fotte tanto poi pagano le assicurazioni).
E’ pesante il giudizio della Banca D’Italia all’indomani dell’ispezione condotta a carico di Unipol Banca. Scrivono gli Ispettori (trovate la relazione quì acclusa in pdf e riprodotta):
“… il processo di crescita degli ultimi anni … non è stato supportato da un’adeguata pianificazione strategica… la spinta allo sviluppo commerciale – realizzato in prevalenza con segmenti di clientela non contemplati nella mission – e l’intento di pervenire a una integrazione con il gruppo di appartenenza, rivelatasi laboriosa e non sempre foriera di apprezzabili risultati, sono stati anteposti al soddisfacimento delle esigenze organizzative e di controllo, generando debolezze del processo decisionale… in un quadro aziendale privo di un efficace governo della liquidità … ha determinato tensioni di tesoreria … il sistema dei controlli manifesta scarsa efficacia sia nei presidi di linea sia in quelli di secondo e terzo livello rivelatisi inidonei a mitigare i rischi creditizi, operativi e reputazionali. L’insufficiente cura delle problematiche del controllo si è riflessa nella mancata predisposizione di un assetto organico, in carenze procedurali e nella sottovalutazione – tra gli altri da parte del Comitato di controllo interno – delle criticità pur occasionalmente rappresentate dalla funzione di revisione interna… la banca risulta priva di una funzione di compliance, di riscontri adeguati dell’attività dei promotori e di un auditing informatico idoneo a valutare i profili di sicurezza, riservatezza e business continuity. L’assetto delle procedure – connotate da bassi livelli di integrazione ed estesi interventi manuali – si presenta non più coerente rispetto alle aumentate esigenze informative e operative… La tolleranza nei confronti della clientela in difficoltà, unitamente alla lentezza nell’assolvimento degli adempimenti di natura amministrativa e all’assenza di una procedura per la gestione delle sofferenze, comporta ritardi nell’appostazione a voce propria delle posizioni anomale, con ripercussioni , in alcuni casi, sull’efficacia delle azioni intraprese… Usura: sono state riscontrate anomalie nella rilevazione dei tassi effettivi globali medi e negli interventi sui prezzi che … hanno comportato il supero del tasso soglia, applicazioni oltre soglia di commissioni di massimo scoperto (1,75%) che hanno generato nel 2007 ricavi per Euro 1,7 mln nell’ambito di proventi complessivi da CMS di Euro 23,3 mln… si sono rilevati recuperi di spese e oneri commissionali non sempre idoneamente pubblicizzati… sono stati addebitati ai nuovi mutuatari gli oneri notarili e, in taluni casi, le spese di perizia, per i primi non si è provveduto alla restituzione dei relativi importi neanche a seguito di reclami …”
Davvero una mannaiata sulla capoccia del povero Ivano Sacchetti (Presidente Unipol Banca). Il quale ha provato in parte i dribblare i pesanti rilievi di Bankitalia scaricando una bella fetta di responsabilità sugli outsourcer (le aziende esterne che gestiscono alcuni processi per conto di UGF – Unipol Gruppo Finanziario). In effetti la relazione dell’istituto di vigilanza non trascurava del tutto questo aspetto. Scrivono gli ispettori:
“… l’insufficiente pianificazione e non adeguate implementazioni delle applicazioni informatiche concorrono alla inidoneità del sistema dell’outsourcer CSE a corrispondere alle esigenze informative correlate alla crescita dimensionale e all’offerta alla clientela di più sofisticati servizi finanziari (ad es. derivati in cambi) …”
La società parafulmine da impallinare si chiama CSE-Centro Servizi Elettronici (San Lazzaro di Savena – Bologna) è una società consortile che ha per oggetto la gestione dei calcolatori elettronici, lo studio e la prestazione di servizi nell’interesse delle banche socie. “… CSE fornisce servizi a più di 50 banche che hanno una massa amministrata di oltre 230 miliardi di euro” (dalla Lettera del 7 maggio 2009 di CSE al Direttore Generale di UGF Banca Luciano Colombini e per conoscenza al Presidente Pierluigi Stefanini, Presidente Collegio Sindacale Roberto Chiusoli, Amm. Del. Carlo Salvatori e Direttore Generale Carlo Cimbri – v. documenti all.ti pdf). CSE inoltre gestisce più di 5.000.000 di affidamenti ed attività dell’area crediti (fidi, garanzie, pratiche elettroniche di fido, etc etc) di tutte le banche del Gruppo Carige (povero Giovanni Berneschi). CSE per conto di UGF Banca gestisce analoghe procedure nonché operazioni su cambi e derivati. Poco tempo dopo la strigliata di Bankitalia, nel dicembre 2008, Marco Lodi (dirigente di Unipol Banca) scrive un’incazzata lettera a Vittorio Lombardi di CSE:
“… le modifiche apportate alla procedura OT, a partire dall’ultima settimana di settembre 2007, hanno fatto emergere errori e limiti fino ad allora non conosciuti dalla stessa procedura ponendo conseguentemente il nostro Istituto in una situazione estremamente imbarazzante sia nei confronti della clientela che degli organi di vigilanza… la modifica ha palesato come il nostro istituto abbia avuto a disposizione strumenti di monitoraggio forvianti per quello che riguarda la valutazione delle Currency Options. Le nuove modalità di valutazione delle opzioni su cambi, infatti, hanno fatto si che la definizione delle esposizioni di ogni singolo cliente cambiasse radicalmente, in pratica da un giorno all’altro si sono palesate perdite potenziali in termini di Mark to Mark … Nel caso relativo a CDG 484100-BIKKEMBERGS GUIDO-THEODOR si nota come la valutazione del MTM delle opzioni su cambi del cliente sia a favore del cliente il giorno 27/9/2008 mentre nel report del giorno successivo la situazione palesa una perdita potenziale a più di 3 milioni di euro. Ancora più eclatante è il caso del CDG 464001 – ACCORRONI ANDREA che sempre dà una situazione positiva riscontrata il giorno 27/9/2008 passa ad una perdita potenziale superiore ai 10 milioni di euro il giorno seguente… ulteriore motivo di valutazione errata era dato dal fatto che i dati riferiti ai valori di volatilità dei cambi, reperiti tramite provider Reuters, erano circoscritti ad un set limitato di divise il cui dettaglio ci è stato comunicato solamente il giorno 11/10/2007 (allegato 2). Solo in tale circostanza abbiamo appreso, con vivo stupore, che le valutazioni delle opzioni che coinvolgevano coppie di divise diverse dall’elenco di cui al predetto allegato erano fino ad allora determinate utilizzando un valore di default – non dichiarato al nostro istituto – e che nella pratica era molto distante dai valori reali… alla luce di quanto sopra esposto ci riserviamo sin d’ora di rivalerci sulla vostra società, attivando le azioni che riterremo più opportune, per il risarcimento dei danni…”.
Rincara la dose Luciano Colombini nella sua lettera 12 maggio 2009 inviata a CSE (v. doc. all. pdf): “… la intensa attività di analisi effettuata dal gruppo di lavoro della Banca e dal consulente Ernst & Young congiuntamente alla Tua struttura ha portato all’individuazione di 270 gaps… ha evidenziato innegabili carenze… in conclusione mi preme ribadite il richiamo alla riservatezza, che implica in particolare la necessità di non coinvolgere in alcun modo terze parti nei rapporti tra il Gruppo UGF e CSE…”.
CSE non la prende tanto bene. Vedersi sfumare un florido business su due piedi è dura da mandare giù. Tutto d’un colpo “non c’hanno più una banca”. ( Così il 20 aprile 2010 il suo Presidente scrive al Direttore Generale di UGF Banca chiedendo 9.282.279,14 euro di risarcimento danni.
Allora … noi … abbiamo ancora una Banca? Si, ma un po’ incasinata.
Doc. pdf.: “Banca_d’Ialia_Unipol”
http://piemonte.indymedia.org/attachments/sep2011/banca_italia_unipol.pdf
Doc. pdf.: “Verbale_Cda_UGF”
http://piemonte.indymedia.org/attachments/sep2011/verbale_cda_ugf.pdf
Doc. pdf.: “Contratto_Cedacri_UGF_Banca”
http://piemonte.indymedia.org/attachments/sep2011/contratto_cedacri_ugf_banca.pdf
Doc. pdf.: “Lettere_CSE_UGF_Unipol”
http://piemonte.indymedia.org/attachments/sep2011/lettere_cse_ugf_unipol.pdf
Doc. pdf.: “Rilevazione_GAP_Funzionali_UGF”
http://piemonte.indymedia.org/attachments/sep2011/rilevazione_gap_funzionali_ugf.pdf
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“Scalata BNL: 3 anni di galera per Giovanni Berneschi di CARIGE”
http://piemonte.indymedia.org/article/12370
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