CUB: sabato 2a Giornata della Collera

Una risposta netta a un parlamento che svuota le tasche di lavoratori e pensionati per pagare la crisi. Sabato 24 settembre a Milano corteo ore 15,00 da largo Cairoli.
21 settembre 2011. La manifestazione milanese di sabato 24 settembre, con corteo che partirà alle 15 da Largo Cairoli, è una risposta netta a un parlamento che approva la decisione di svuotare le tasche di lavoratori e pensionati per pagare una crisi dovuta al modello di sviluppo fondato su finanza, competitività e produttività.
Anche questa volta i ricchi non pagano, con banche, finanza e i padroni in testa, i quali hanno ricevuto tutti gli aiuti possibili, li hanno intascati e han continuato a fare lo stesso di prima, peggio di prima, con solo il 10% delle famiglie che si appropria del 45% di tutta la ricchezza del paese.
CUB sta attuando un percorso di lotta per realizzare un vero sciopero generale da costruire con un ampio fronte sociale per il rovesciamento di questa modello, a favore di un sistema fondato sui beni comuni, la ridistribuzione del reddito, il diritto al lavoro e ecosostenibile, revocando a banchieri, governi, padroni e sindacati concertativi ogni titolo a rappresentare lavoratori e pensionati e a decidere sui problemi che li riguardano.Le rivendicazioni della CUB per evitare che la “loro crisi” sia pagata dai ceti popolari prevede l’introduzione di una patrimoniale sui grandi patrimoni, il contrasto all’evasione fiscale e alla corruzione, al lavoro in nero, agli infortuni sul lavoro, alle truffe ai danni della UE per le zone depresse ( il tutto vale circa 400 miliardi annui, 8 volte la manovra), il taglio delle spese per la guerra revocando l’acquisto dei caccia bombardieri F35 che hanno un costo di 16 miliardi ed eliminare le spese militari in genere, il potenziamento della sanità pubblica, eliminare i ticket spostando le risorse oggi utilizzate per il business della sanità privata, il taglio della spesa pubblica per le grandi opere, le consulenze, gli stipendi d’oro, i costi eccessivi della politica e delle clientele.
Inoltre viene proposta la parità di diritti tra lavoratori italiani e migranti, il diritto all’asilo ai rifugiati in fuga dalle guerre, dalla fame e dalle dittature, la cittadinanza per i nati in Italia e il permesso di soggiorno per chi perde o ha un lavoro o denuncia il lavoro in nero, e accordi bilaterali con tutti gli stati per l’unificazione dei contributi pensionistici versati.

Confederazione Unitaria di Base

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