“Finmeccanica e crisi di coscienza”

Se hai  preso  mazzette importanti (e vuoi darti  una  lavatina  alla  coscienza) ecco come riscattarsi facendo  opere di bene.

FINMECCANICA  e  crisi  di  coscienza

Vademecum per managers  rampanti  che dopo laute  dazioni  di  denaro  e/o fiumi di  tangenti  abbiano  voglia  di redimersi dalla  perdizione reinventandosi un  percorso di  fede. Non  importa da  dove  vieni,  se da  Ansaldo,  Selex,  da  Finmeccanica  o  qualsiasi altra realtà  aziendale. La redenzione dalla  lussuria è possibile. Facendo  qualcosa per  il   prossimo.  Ad  esempio adottando  un  bambino  sfortunato (lo  diciamo  senza  alcun tipo d’ironia).

Dopo  “mani  pulite” e le  varie “tangentopoli”  che hanno  sconquassato l’italico suolo e  continuano imperturbabilmente a  flagellare il Paese (e  state  pur certi che le  impietose riforme di  Monti favoriranno  una brutale escalation del  fenomeno tangentizio) visto  che il  vizio delle  mazzette sarà  duro  a  morire, perchè non rimettere  in  circolo almeno un parte  dei  quattrini provento di corruzione re-investendoli  in  qualcosa di meritorio? Perché non re-impiegare i  profitti illeciti favorendo un’adozione? Una scelta lodevole per  chi intende dare una famiglia ed un futuro migliore a chi è nato in condizioni meno fortunate delle  nostre.

Però  lo sappiamo,  espletare  la  miriade  di  pratiche  burocratiche  e  superare  i  molteplici  ostacoli  che  si  frappongono all’ottenimento  di  visti ed  autorizzazioni è piuttosto complicato. Vi spieghiamo come  dribblare l’iter senza troppi intoppi e complicanze. Se  anche  tu vuoi  adottare  un  indio della  Foresta Amazzonica, per la  ricetta ecco  gli  ingredienti giusti.

Ci  vogliono anzitutto (nelle  giuste  dosi) alcune importanti figure di riferimento,  che  sono: il Segretario del Ministro e  l’Ambasciatore, il Console,  l’Amministratore  Delegato, il Questore, il  Monsignore,  il  Nunzio  Apostolico,  ed  infine la  Onlus.

Procediamo  con ordine. Fondamentale  per  la  riuscita dell’affido anzitutto è  l’immagine del  richiedente. Nella  generalità  dei  casi – almeno in linea teorica – non  potrebbe  trattarsi d’uno straccione qualsiasi  ma  d’una figura  di  elevato livello  sociale  con  curricula  d’un certo  peso da  poter  ostentare  alla  bisogna,  curriculum nel  quale figurino almeno una  laurea, un paio lingue  conosciute, ed esperienze  lavorative ricoprendo  cariche dirigenziali importanti (direttore  finanziario, Direttore  Generale, Amministratore  Delegato, etc  etc). Vi  diamo  anche  le  “istruzioni  per l’uso” per  redigere una lettera  tipo  che  sia con-vincente (vi  trascriviamo anche alcune bozze d’esempio). Una  prima lettera potrebbe  essere  inviata al Ministero degli  Affari  Esteri all’attenzione  del …

… Segretario  del  Ministro e Ambasciatore

“Gentile  Ambasciatore, mi  permetto presentarLe un’istanza per  ottenere  le necessarie  autorizzazioni per il  caso  che  le  sottopongo con questa  mia. Mia  moglie, mio  figlio (metterne  l’età  se  si  ha  prole) ed  io abbiamo  avuto occasione  di  conoscere ed  entrare  in  amicizia con  una  famiglia  colombiana di  modeste  (anzi  modestissime) condizioni che  vive  in  un  paese della  foresta  Amazzonica,  nella  zona  più  turbolenta del  paese piena  di  guerriglie  e  narcotraffico. Avremmo  deciso,  anche  su  consiglio ed  esortazione del  vescovo  di  quella  regione, Monsignore Luis  Augusto Castro, di  far  studiare in  Italia  la  bambina che  ha  ora  13  anni in  modo  da  permetterle di  uscire  ora da  una  situazione molto  precaria e  pericolosa e  potersi  poi inserire in  Colombia in  un  contesto  migliore. Abbiamo  esperito  tutte  le  necessarie  incombenze in Colombia  e  la  bambina ha  ottenuto  il  passaporto ed  il  visto dalle  locali  autorità per  venire  in  Italia. Abbiamo  già  individuato e  pre-iscritto la  bambina  ad  una  scuola  di  (mettere  qui  la  città) e  naturalmente  ci  siamo impegnati al  sostentamento e  ad ogni necessità della  bambina  stessa  in  Italia. Le  sarei  grato se  potesse interporre  i  suoi  buoni  uffici per  una  soluzione  di  questo  caso, rimanendo naturalmente a  Sua completa  disposizione per  eventuali  incontri a Roma con  chi  riterrà  più  opportuno. Con i migliori  saluti.”.

Un’altra  lettera strategica dovrebbe  essere  inviata ad  un’altra  personalità  chiave, come il …

… Console         

“Gent.le Dottore, con  riferimento ai  nostri  colloqui concernenti il  visto  di  studio per  la  ragazza  (mettere  quì  il  nome) nata  in  Colombia Le  invio tra  mite  l’amico (indicare  quì  il  nome  di  un  amico  in comune con  il  Console) la  documentazione da  parte  italiana necessaria  per  ottenere  il  visto: 1) borsa  di studio rilasciata dall’OPAM Ente  riconosciuto dal  nostro Ministero  degli  Esteri, 2) Certificato di  iscrizione presso  il  Liceo  Scientifico (specificarne  il  nome), 3) Polizza assicurativa salute  della  (indicare  compagnia) corredata  da  dichiarazioni di  copertura per  tutti  i  ricoveri presso  ospedali  e cliniche  private. La  documentazione  da  Parte    colombiana gliela  farà avere  Mons. Castro, Vescovo di  san Vicente e  consisterà  in: 1) autorizzazione rilasciata da “Bienestar Familiar”, 2) passaporto  con  foto, 3)  Registro Civil riferito  alla  ragazza  citata. Speriamo  che  vada  tutto  bene  e  mentre  rimango a  Sua  disposizione per  qualsiasi  necessità, Le  invio i  più  cordiali saluti”

Per  perorare più  efficacemente  la causa sarebbe quantomeno opportuno che a sponsorizzare la candidatura del  proponente  l’adozione entrasse  in scena un soggetto più autorevole  del  richiedente. In  questo  caso potrebbe entrerebbe  in  gioco … 

… L’Amministratore  Delegato.

L’amministratore  Delegato non dovrebbe  essere  un    manager  qualsiasi  ma un  dirigente di  elevato  standing, come  potrebbe  essere –  mettiamo  caso – un alto dirigente  del  Gruppo  Finmeccanica. Per  fare solo  un  esempio, nella  fattispecie andrebbe benissimo   l’Amministratore  Delegato  di  una  società  come  l’Ansaldo (azienda apprezzata  e  conosciuta  in  tutto  il mondo). L’AD  di Ansaldo a  sua  volta potrebbe  scrivere  una  struggente lettera al Sig.  Questore  per  sottoporgli  la delicata  questione:

“Caro Dottore, il  Dott. (mettere  qui  il  nome  del  dirigente  da raccomandare) latore  della  presente, e  la  consorte (indicare  quì  il  nome  della  di  lui  moglie) sono  stati  e sono rispettivamente dirigenti  del  Gruppo Ansaldo. Ho  avuto modo  perciò  di  conoscerli  bene e  di  apprezzarne  la  dedizione non  comune  verso  i  sofferenti, gli  emarginati, i  bambini  privi  di eque  condizioni  di  vita. Non  so  se  giuridicamente  sia  possibile accogliere  la  loro  richiesta. Desidero  solo  assicurarle  che l’iniziativa non  nasconde certo  calcoli  strani, ma è  pura e  genuina espressione di  carità. Augurandomi  che  ciò  basti a superare  dubbi e  difficoltà.  Colgo  l’occasione per  salutarla e  porgerle  cari  auguri…”.

Quasi  sicuramente una  toccante  missiva del  genere non  potrà lasciare del tutto indifferente. Potrebbe  accadere  così,  che sinceramente  commosso  dall’iniziativa, decida  d’attivarsi – prendendo carta  e penna –  anche lui il …

… Il  Questore.

Il Questore  è  una  figura  centrale perché avendo  la  supervisione dell’Ufficio  Immigrazione  della  Questura, comanda il dipartimento  preposto  all’acquisizione  e  verifica  delle  informazioni in   materia di  cittadini  stranieri  nonché  al  rilascio dei  permessi  di  soggiorno. Se il sig. Questore è  favorevolmente  intrigato dal nobile proponimento di  cui  sopra ed ha  intenzione  di  prodigarsi  fattivamente,  potrebbe  rispondere all’Amministratore  Delegato  scrivendogli  due  righe  del  tipo:

“ho  ricevuto il  Dr.  (mettere  il  nome  del dirigente  che  intende  fare  l’adozione) e  ho  avuto  modo di  apprezzare  la  bontà della  sua  iniziativa densa di  umana  solidarietà. Appena  ne  avrò l’opportunità non  mancherò  di  dargli ogni  possibile  aiuto…”.

Quasi  contemporaneamente  al  Questore dovrebbe  entrare  in  scena  questo punto  anche il…

… Il Monsignore.

Visto che trattasi d’indio della foresta Amazzonica, il  Monsignore ad  esempio, potrebbe  essere benissimo un  presule Colombiano, come  Luis Augusto Castro (non  è  parente  di  Fidel) il  quale dovrebbe provvedere poi a muovere  le  sue  pedine sul  versante sudamericano, inviando una reverendissima lettera d’appoggio al suo boss, il Vescovo di  Bogotà, scrivendogli una  cosa più  o  meno del seguente  tenore (questa lettera ve  la  trascriviamo direttamente  in  spagnolo):

“apreciado senor Nuncio, le  escribo para  solecitarle una  palabra de  apoyo ante el  Senor Embajados de  Italia, segun sugerencia de las  mismas autoridades italianas, relacionada con  el  seguiente  caso: la  nina (mettere  qui  il  nominativo  dell’adottando) sin proteccion familiar, ha  vivido en  la  Finca del  Nino obra  del  Vicariato y  que parzialmente ha  sido  sostenida mediante  el  apoyo del “padrinos” asignados a los ninos. El  Senor (mettere  qui  il  nominativo dei  genitori  che  propongono l’adozione)  han elevado solicitud para  que  esta nina pueda ir  a  Italia a  continuar sus estudios. El istituto colombiano de  Bienestar Familiar, estudiado  el  caso, mediante  resolucion (mettere  qui  il  numero) concedio el permiso para  que  la  nina salga del  pais con  la  familia anotada. El  asunto no  se  pudo concluir porque  el consulato no  dio la  visa a  la  nina por  la  edad que  tiene (no  se trata de  adopcion). Los  espostos vienen en  el  mes de  mayo para  ablar  personalmente con  el  senor  Embajador y  traen consigo documentos de  la  “Questura” en  favor  del permiso. Sin  embargo, fueron aconsejados que obtuviesen del  Senor Nuncio una  palabra de  apoyo para  reconsiderar el  caso dado  que  esta posibilidad esta  dentro de  las  facultas proprias del  Embajador de  Italia. El  favor que  le solecito, como  tambien la familia (indicare quì il nome della  famiglia  italiana interessata  all’adozione) es entonces, el de  una  breve carta suya, apoyando la  reconsideracion del  asunto de  la  visa para  la  nina, por  parte del  Senor Embajador de  Italia. Le agradezco, senor Nuncio, por este  favor. En  Cristo…”.

Giunti a  sto  punto all’appello  mancherebbero ancora il  Nunzio  Apostolico e  la  Onlus. Vediamo come  potrebbe  rendersi  utile  il  primo dei  due.

Il Nunzio Apostolico

Il  Nunzio  Apostolico di Colombia a  Bogotà  potrebbe  mandare  una  fervida  lettera  di  sponsorizzazione all’Ambasciatore  d’Italia  a  Bogota argomentando più  o  meno in  questi  termini:

 “Caro Ambasciatore, il  Vicario Apostolico  Sua Eminenza  Reverendissima Monsignor Luis  Augusto Castro, Vescovo titolare  di Acque Flavie, mi  ha  chiesto  di  spendere una  parola  in  favore di  una  ragazza che  avrebbe  la  possibilità  di studiare in  Italia grazie  alla generosa  sollecitudine della  famiglia  (mettere  qui  il nome della  famiglia interessata  all’adozione). Lei  conosce  personalmente  Mons. Castro che è  un  benemerito  missionario della  Consolata  di  Torino ed  è  da  tutti  apprezzato per  lo  zelo  apostolico  con  cui  promuove  l’evangelizzazione e la  Promozione Umana in  una  regione  particolarmente  difficile e  marginata,  dove  i  missionari italiani  lavorano con  esemplare  generosità. Nel  segnalarLe qui  una  copia  della  lettera che  in  proposito mi  ha  mandato  il  Presule,  Le  sono sinceramente grato di  antemano per l’attenzione che  si  potrà  prestare a  questa  mia  segnalazione”.

E dulcis  in  fundo LA ONLUS

Bisogna  premettere che la legge 31.12.1998 n°476 ha ratificato la Convenzione dell’Aja del 29.05.1993 sull’adozione internazionale, rendendo pertanto obbligatorio anche in Italia il ricorso ad  “enti autorizzati” per poter adottare un minore straniero. In passato, infatti, la maggior parte delle coppie che intendevano adottare all’estero si rivolgevano a canali privati non più  o  meno  leciti,  ma assai raramente capaci e competenti, stante anche la scarsità di servizi di intermediazione istituzionali. Queste  Onlus specializzate  in adozioni  internazionali sono enti senza fini di lucro che si propongono  di svolgere in Italia un servizio di solidarietà sociale nel campo della tutela dei minori e dell’infanzia abbandonata, offrendo l’opportunità di dare in Italia una famiglia permanente (o  anche  solo  transitoria) al minore straniero in situazione di abbandono, qualora non sia stato possibile assicurare la sua permanenza, anche attraverso aiuti, presso la famiglia di origine o altra adeguata sistemazione familiare nel suo Paese. Nel  caso  specifico tra la  Onlus e  la nostra benemerita famiglia adottiva potrà  poi  venir  siglato un “Accordo Privato” sulla  falsariga  di  quello  qui  di  seguito  riportato:

“Accordo privato tra  il  dott. (quì  il  nome  di chi  chiede  l’affido) e  l’OPAM. Il  Sottoscritto (quì il  nome  di chi  chiede  l’affido) si  impegna,  con  il  presente  accordo, a  sottoscrivere,  presso idonea  società  di  assicurazioni,  polizza  sanitaria a  favore  della  sig.na  (qui  il  nome del  bambino  affidando) per  tutto  il  periodo della  sua  permanenza  in  Italia per  ragioni  di  studio. Con la  presente il  sottoscritto svincola l’OPAM da  qualsiasi responsabilità in merito”.

Infine c’è anche la  Borsa  di  studio  dell’OPAM-Opera di Promozione dell’Alfabetizzazione nel Mondo per  consentire  al  minore di studiare in  Italia. Fuor  di  dubbio  che le  Onlus  non elargiscono quattrini a pioggia (sennò  sarebbero  già  tutte  sotto i ponti). In  questo  caso,  chi  dovrebbe  mettere  mano  al  portafogli (e  girare  alla  Onlus  i dindi per la  Borsa  di  Studio) sono i  genitori  affidatari. Tanto  per  darvi  un’idea  orientativa, in  tempi  pre-euro, per  questa  operazione  s’usava  richiedere all’incirca 5  milioni  delle  vecchie  lire (più  altri  contributi  per  varie spese  di  management). Niente  di  che. Al ricevimento  del  vile  denaro, la  Onlus,  dovrebbe poi  rilasciare ai genitori  adottivi apposita  ricevuta  di  riscontro  (come  quella  che  trovate  quì  acclusa  e  riprodotta pdf).

Quando si pensa all’immaginaria  storia  di  due uomini  Finmeccanica  pentiti e redenti si spera che sia tutto vero, ma a volte temiamo che sia soltanto una fiaba. Siamo  grandi ormai, forse non dovremmo  credere più a certe cose. Ma queste cose accadono per  davvero.  Che siano magie, realtà, sogni o fantasie esistono. E allora non importa più se sono cose  reali, illusioni o miraggi, ciò che conta è crederci. Anche perché  a volte   i  buoni  esempi son  contagiosi.

Quello che  è accaduto ai  nostri  due protagonisti  domani potrebbe anche capitare a  Guarguaglini e  milady che  tanto, tanto, ma  tanto  hanno  arraffato in Finmeccanica. Restituire  qualcosa del loro tesoretto re-investendo in atti  di  benignità non  sarebbe davvero un’idea  malvagia (sempre che  a Marina  Grossi non  disgusti  l’idea di regalare  un  sorriso ad un  indio  della  Foresta  Amazzonica).

Merry  Christmas. 

Doc. pdf.  all.: “Adozione_Ansaldo_Finmeccanica”

https://london.indymedia.org/system/file_upload/2011/12/17/489/adozione_ansaldo_finmeccanica.pdf

Dal  portale  Indymedia

http://piemonte.indymedia.org/article/13830

http://liguria.indymedia.org/node/8008

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