Cmunicato e lettera aperta ai ministri su richiesta proroga sfratti

Inviata oggi una lettera aperta ai Ministri Cancellieri e Passera per chiedere il varo immediato della proroga degli sfratti per il 2012, come del resto richiesto da due ordini del giorno, approvati alla Camera Roma 21 dicembre 2011.

COMUNICATO STAMPA

SFRATTI: LETTERA APERTA DELL’UNIONE INQUILINI AI MINISTRI DELL’INTERNO E DELLE INFRASTRUTTURE. IL GOVERNO VARI SUBITO LA PROROGA DEGLI SFRATTI PER IL 2012, ESTENDENDOLA ANCHE ALLA MOROSITA’ INCOLPEVOLE.
Dichiarazione di Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini.
Roma, 21 dicembre 2012

“Abbiamo inviato oggi una lettera aperta ai Ministri Cancellieri e Passera per chiedere il varo immediato della proroga degli sfratti per il 2012, come del resto richiesto da due ordini del giorno (di Pd e Fli), approvati alla Camera nell’ambito della discussione della manovra Monti. Il semplice fatto che lo scorso anno la proroga non fu inserita direttamente nel decreto mille proroghe, ma solo successivamente con un emendamento, comportò, a gennaio e febbraio, l’esecuzione di decine di sfratti ai danni di anziani, poverissimi, malati.
Serve estendere la proroga anche alla morosità incolpevole. Abbiamo, infatti, elaborato i dati forniti dalle statistiche ufficiali: negli ultimi 3 anni, in coincidenza dell’esplodere della crisi, gli sfratti hanno subito una impennata drammatica, arrivando a 52.291 nel 2008, 61.484 nel 2009 e 65.489 nel 2010 e la morosità, per la prima volta, ha superato nel 2010 l’85% del totale delle sentenze emesse.
Se prendiamo la sequenza storica degli ultimi 3 anni, emergono dati sconvolgenti: circa 180.000 sentenze emesse e di queste quasi 150.000 per morosità.
Se raffrontiamo questi dati con quelli dei tre anni precedenti, ci si accorge che gli sfratti per morosità sono cresciuti nel triennio 2008 – 2010 del 50%.
Con l’attuale trend, la stima che prevede 200.000 sfratti per morosità nel triennio 2011 – 2013, è destinata ad essere superata dalla realtà dei fatti.
A queste cifre già di per sé drammatiche va aggiunto che, con l’azzeramento del fondo sociale per l’affitto, sciaguratamente deciso dal precedente governo, le circa 300 mila famiglie con redditi bassi, che fino a questo anno godevano del sussidio, saranno gettate nel girone d’inferno della morosità
Il ministro dell’Interno, dott.ssa Cancellieri, fu artefice, come prefetto di Bologna di una accordo tra sindacati inquilini e della proprietà, coinvolgendo la Regione, l’amministrazione locale e gli istituti bancari, che permetteva la possibilità di sospendere gli sfratti per morosità in cambio della certezza del pagamento di almeno una parte del canone da parte dell’affittuario e l’istituzione di un fondo di garanzia, cui concorrevano Regione ed enti locali, che permetteva di garantire il proprietario rispetto a successive eventuali insolvenze.
Con un investimento di 100 milioni di euro, da attivare con il concorso di Regioni ed enti locali si potrebbe attivare un fondo di rotazione che potrebbe permettere di ridurre di almeno 30.000 unità gli sfratti per morosità emessi o in itinere.”

Alleghiamo il testo integrale della lettera aperta ai ministri.
 

 

Unione Inquilini – Segreteria Nazionale
Via Cavour 101, Int. 4 – 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 – Fax 06488.23.74
sito internet: www.unioneinquilini.it

 

Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria Cancellieri

Al Ministro per le Infrastrutture
Dott. Corrado Passera

Roma, 21 dicembre 2011

Egregia Signora Ministro ed egregio Sig. Ministro,

Mi permetto di trasmettere alla Vostra attenzione l’ordine del giorno, accolto dal governo alla Camera, primo firmatario l’on. Morassut, durante i lavori di conversione in legge della manovra economica, riguardante la necessità di una proroga dell’esecuzione degli sfratti, che scade il prossimo 31 dicembre, e di una estensione della medesima alla tipologia della morosità incolpevole, oggi esclusa.
La situazione degli sfratti in Italia, in particolare con l’esplosione più virulenta della crisi economica, si fa ogni anno più drammatica.
Secondo i dati ufficiali trasmessi dal governo, che riguardano la sequenza storica delle sentenze di sfratto emesse, si è passati da 40.500 sentenze del 2001 a 65.489 sentenze nel 2010.
Mentre, però, fino al 2007, si poteva registrare una certa stabilità del fenomeno (da 40.500 a 43.869), negli ultimi 3 anni, in coincidenza dell’esplodere della crisi, essi hanno subito una impennata drammatica, arrivando a 52.291 nel 2008, 61.484 nel 2009 e 65.489 nel 2010.
La situazione emerge in tutta la sua crudezza, infine, se, oltre al dato generale, si guarda alle motivazioni degli sfratti: la morosità, per la prima volta, ha superato nel 2010 l’85% del totale delle sentenze emesse.
Appare del tutto chiaro, quindi, che senza affrontare con nuovi strumenti la questione della morosità, la proroga degli sfratti, limitata alla finita locazione, rappresenta uno strumento sempre necessario, almeno per proteggere quel 15% di famiglie costituite in particolare da anziani, poveri, malati, portatori di handicap, ma del tutto insufficiente ad arginare il fenomeno.
Se prendiamo la sequenza storica degli ultimi 3 anni, emergono dati sconvolgenti: circa 180.000 sentenze emesse e di queste quasi 150.000 per morosità.
Se raffrontiamo questi dati con quelli dei tre anni precedenti, ci si accorge che gli sfratti per morosità sono cresciuti nel triennio 2008 – 2010 del 50%.
Con l’attuale trend, la stima che prevede 200.000 sfratti per morosità nel triennio 2011 – 2013, è destinata ad essere superata dalla realtà dei fatti.
Segnalo con estremo allarme il fatto che, con i tagli lineari effettuati dal precedente governo nelle manovre economiche della scorsa estate, è stato completamente azzerato il fondo sociale per gli affitti, che destinava risorse a fasce sociali con redditi bassi e incidenza dell’affitto sul reddito oltre una determinata soglia.
Sono circa 300.000 le famiglie che godevano di questo aiuto che, per la grandissima parte di loro, era indispensabile a sostenere l’affitto. Ulteriori 300 mila famiglie vengono gettate, nella stragrande maggioranza dei casi, quindi, nel baratro della morosità.
Mi permetto di rivolgermi in particolare alla Signora Ministro dell’Interno, Rosanna Cancellieri.
Come Prefetto della città di Bologna, nel 2009 Lei, Signora Ministro, è stata artefice di una accordo tra sindacati inquilini e della proprietà, coinvolgendo la Regione, l’amministrazione locale e gli istituti bancari, che permetteva la possibilità di sospendere gli sfratti per morosità in cambio della certezza del pagamento di almeno una parte del canone da parte dell’affittuario e l’istituzione di un fondo di garanzia, cui concorrevano Regione ed enti locali che permetteva di garantire il proprietario rispetto a successive insolvenze.
Noi chiediamo con forza che il governo intervenga per dare una cornice nazionale a tali iniziative, con l’attivazione di un fondo nazionale dedicato.
Con un fondo nazionale, attivando un concorso da parte di Regioni ed enti locali, si possono trasformare sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione.
Noi calcoliamo che, con un investimento di 100 milioni di euro, si potrebbe attivare un fondo di rotazione che potrebbe permettere di ridurre di almeno 30.000 unità gli sfratti per morosità emessi o in itinere.
Siamo disponibili a tutti gli approfondimenti necessari. Riteniamo che, in questa drammatica emergenza della crisi economica che colpisce in particolare le fasce popolari, interventi forti e di discontinuità siano assolutamente necessari.
Quello da noi proposto e che l’ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati richiama, non solo è necessario ma anche assolutamente concreto e fattibile.
In conclusione, mi permetto di ribadire le due richieste fondamentali che l’Unione Inquilini Vi rivolge:

– Che, in attuazione dell’ordine del giorno approvato alla Camera, il governo voglia inserire la proroga dell’esecuzione degli sfratti per il 2012 direttamente in un provvedimento urgente da varare prima della fine dell’anno. Ricordo infatti che lo scorso anno, il semplice fatto che la proroga non fu inserita direttamente nel decreto cosiddetto mille proroghe, ma solo successivamente con un emendamento, comportò nel mese di gennaio e febbraio decine di sfratti ai danni di anziani poverissimi e malati gravi.
– Che, nel suddetto provvedimento vi sia anche l’estensione della proroga, per i soggetti deboli previsti dalla legislazione vigente, alla morosità, prevedendo l’istituzione di un fondo nazionale, da attivare di concerto con regioni ed enti locali, finalizzato a trasformare sfratti emessi o in itinere in nuovi contratti di locazione con tutele e garanzie per ambedue le parti contrattuali dei conduttori e dei locatari.

RingranziandoVi dell’attenzione, invio distinti saluti

IL SEGRETARIO NAZIONALE
Walter De Cesaris

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *