Crolli al Colosseo, Legambiente: Sindaco Alemanno fermi traffico, smog e vibrazioni con ordinanza invece di restare a guardare.
“Basta crolli al Colosseo, è inaccettabile che il Sindaco Alemanno resti a guardare quella meraviglia che si sgretola sotto l’attacco delle polveri e delle vibrazioni di migliaia di macchine, pullman, persino camion su quella strada -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Nelle ore di punta del mattino su Via dei Fori Imperiali transita un flusso di ben 3.400 veicoli all’ora, con un rumore assordante di 95,2 decibel dB(A) e le vibrazioni che ne conseguono. Certamente serve il restauro, ma già domattina il Sindaco con un’ordinanza deve bloccare il traffico nell’intera area. Cosa ancora deve succedere ancora altrimenti per rendere pedonale una delle vie più famose del mondo?”
Con una prima analisi dei flussi di traffico, Legambiente ha realizzato una stima sull’equilibrio del nodo di largo Corrado Ricci: nelle ore mattutine, il flusso in ingresso è molto elevato, fino a 3.400 veicoli/ora, e si ripartisce in una quota significativa nella tratta più carica da largo Corrado Ricci verso il Colosseo, con 1.770 veicoli/ora, e in minor misura verso piazza Venezia, con 1.200 veicoli/ora. Nelle ore del pomeriggio, invece, il nodo è caricato in misura diversa: cresce il flusso di provenienza da piazza Venezia e si riduce quello da via Cavour, fino a 1.890 veicoli/ora. La tratta più carica resta in assoluto quella da largo Corrado Ricci verso il Colosseo, con un flusso superiore ai 2.220 veicoli/ora.
Questo traffico caotico produce lo smog che divora lentamente ma inesorabilmente i nostri monumenti, con una vera e propria reazione chimica a catena che ne sbriciola parti importanti, i tecnici parlano di ‘cancro della pietra’ e di ‘metastasi’, usando parole che pesano come macigni su chiunque ha a cuore la nostra meravigliosa città.
“Il Colosseo ha circa tremila lesioni costantemente monitorate, serve una risposta immediata, è indispensabile intervenire in modo profondo e definitivo con la pedonalizzazione dei Fori, altrimenti il monumento continuerà ad annerirsi e il rischio dei cedimenti non si fermerà -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. I cantieri per la messa in sicurezza del primo e secondo ordine architettonico, la riqualificazione del terzo anello e il restauro degli ipogei sono fondamentali, così come la manutenzione e il restauro sono dirimenti, per questo chiediamo che il bando per i lavori proceda con speditezza utilizzando per ora fondi pubblici, a partire dagli 80 milioni che sarebbero nelle casse della stessa Soprintendenza archeologica o utilizzandone altri che vanno trovati subito, preservando così le indagini della Magistratura e della Corte dei Conti. Se non
vogliamo perdere altri pezzi di storia, il Sindaco Alemanno smetta i proclami e realizzi questi semplici interventi concreti”.
L’Ufficio Stampa