“Mediaset prende i diritti Rai per trasmissione calcio all’estero

Mentre la Rai vuole chiudere le sue finestre da e sul mondo, la concorrente Mediaset Italia si prende subito un altro pezzo del Dio pallone, quello che fa gola e porta ascolti.

 

PURTROPPO L’AVEVAMO DETTO

Mentre la Rai vuole chiudere le sue finestre da e sul mondo (provocando l’arrivo a 40 lavoratori delle lettere di licenziamento a New York, 5 a Mosca e 3 a Montevideo) la concorrenza, la nuova padrona dell’etere, la futura azienda a cui evidentemente consegnare il Servizio Pubblico, con Mediaset Italia si prende subito un altro pezzo del Dio pallone, quello che fa gola e porta ascolti.
Ieri il canale Mediaset Italia (lanciato dopo che la Presidenza del Consiglio alcuni mesi fa ha tagliato alla Rai i fondi per gli Italiani all’estero) ha, infatti, trasmesso la partita degli ottavi di finale di TimCup Roma vs Fiorentina e oggi si appresta a diffondere Napoli vs Cesena.
Come vengono acquistati o rivenduti questi diritti sportivi, quali giochi nascondono?
Niente è più lampante, ma cosa deve ancora subire il Servizio Pubblico, la Rai, quale altro stupro deve essere consumato?
I vertici aziendali diano dimostrazione di dignità dando le dimissioni.

Roma 12 gennaio 2012

http://www.libersind.it

 

 

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RAI: DIPENDENTI NEW YORK, NOI LICENZIATI ‘ALL’AMERICANA’

(ANSA) – ROMA, 13 GEN – ”L’articolo 18 cosi’ spesso discusso in questi giorni non e’ in vigore per 38 dipendenti della sede RAI di New York, che hanno ricevuto il primo gennaio lettere di licenziamento con decorrenza 3 Aprile 2012”. Lo scrivono i dipendenti di Rai di New York in una la lettera aperta in attesa di ”un sereno confronto con l’azienda e con il pubblico sul destino dell’ufficio stesso”.
”Dopo piu’ di un anno di voci di corridoio prive di conferme ufficiali, e’ stato avviato il processo di chiusura degli uffici di RAI Corporation, la societa’ del gruppo RAI che da piu’ di 50 anni fornisce supporto logistico e tecnico a testate e reti della RAI. In questo mezzo secolo la sede di New York ha trasmesso verso l’Italia le cronache degli avvenimenti dal continente nordamericano, i contributi di osservatori politici, le curiosita’. Ed ha servito la comunita’ degli italiani all’estero, documentando la loro vita, informandoli ogni giorno sugli eventi italiani e permettendo loro il legame con la cultura del loro Paese”.
”Molti dei dipendenti licenziati – scrivono ancora – furono convocati dall’Italia con visti di lavoro predisposti dalla RAI in via esclusiva; cio’ significa che dal 3 Aprile loro e le loro famiglie saranno clandestini per la legge americana. Tutti i 38 dipendenti e le loro famiglie, dalla stessa data, saranno privi di reddito e di assistenza medica. La chiusura di RAI Corporation fa parte della manovra decisa dal DG Lorenza Lei e votata in modo unanime dal CDA. Con la differenza che, mentre la chiusura di altri rami implica il riassorbimento del personale all’interno del gruppo, per i dipendenti di New York e’ stato attuato il licenziamento ‘all’americana’ – sostengono ancora i lavoratori -, senza i trattamenti normalmente riservati ai colleghi delle altre sedi estere”.
Per i dipendenti di Rai New York ”tutte le circostanze sembrano rappresentare un modo nuovo di dirigere il servizio pubblico, improntato ad una spregiudicatezza che compete solo con l’incapacita’ di gestire e valorizzare il servizio stesso. Ma forse c’e’ dell’altro dietro a queste manovre: mentre la RAI frettolosamente chiude gli uffici esteri, licenzia arbitrariamente personale, e chiude la produzione del canale per gli italiani all’estero RAI International, in questi giorni – guarda caso – Mediaset si affaccia nel mondo con la sua programmazione satellitare e via cavo, e apre due sedi di corrispondenza a New York e Washington”. (ANSA).

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