“Un grande sciopero generale contro Monti e BCE”

Lo sciopero generale nazionale di 24 ore, proclamato oggi per tutte le categorie dei lavoratori da Usb,  Orsa,   SlaiCobas,   Cib-Unicobas,   Snater,   SiCobas e  Usi, colpisce il segno.

 

COMUNICATO STAMPA

UN GRANDE SCIOPERO GENERALE CONTRO GOVERNO MONTI E BCE

Il successo del primo vero sciopero generale contro Il Governo Monti dimostra, secondo l’Unione Sindacale di Base, che nel Paese sta crescendo la consapevolezza dei danni procurati ai lavoratori e alle lavoratrici dal tandem Monti-BCE e dell’esigenza di sostenere e rafforzare con la lotta il sindacalismo indipendente e conflittuale.

Il primo bilancio, a sciopero ancora in corso, è infatti quello di un’adesione ampia e partecipata in tutti i settori del mondo del lavoro pubblico e privato, con un grande risultato nei trasporti ma anche nella pubblica amministrazione, con servizi bloccati e sportelli chiusi, ma anche con supermercati a singhiozzo e punti vendita che hanno chiuso i battenti, come, ad esempio, alla IperCoop Casilino di Roma.

Paralizzate le città, per  il trasporto pubblico locale che nella prima parte della giornata ha registrato in media un 70% di adesione allo sciopero, con punte del 80% a Bologna e Venezia, e prospettiva di aumento in fascia serale. Cancellati tutti i treni non garantiti e nel trasporto aereo, nonostante numerosissime comandate e precettazioni soprattutto in Alitalia, sono stati cancellati gran parte dei voli a Fiumicino e Malpensa, mentre Meridiana ha visto ben il 100% di cancellazioni.

“Via il governo Monti. Non paghiamo il debito”, lo striscione che ha aperto il corteo nazionale a cui hanno partecipato almeno 40.000 manifestanti lungo le vie di Roma. Un corteo lunghissimo, nonostante l’impossibilità a raggiungere la capitale da alcune regioni del Sud a causa della mancanza di carburante per i pullman.

Operai, disoccupati, maestre, accanto ai migranti, i lavoratori del commercio, gli addetti alle telecomunicazioni; come pure tanti  studenti, medi e universitari, e lavoratori in lotta per il diritto all’abitare e per il reddito. Forte la solidarietà al movimento No TAV, dietro lo striscione “Libertà per i No Tav. Le lotte non si arrestano”. Numerosi inoltre i lavoratori della Cgil che hanno scelto di aderire allo sciopero della USB ed alla manifestazione.

Il corteo si è concluso dando due nuovi appuntamenti: 23 febbraio, giornata di lotta europea dei lavoratori pubblici, e 28 marzo, manifestazione europea dei lavoratori dei trasporti a Bruxelles.

Roma, 27 gennaio 2012

Ufficio Stampa USB

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