Randagismo, Comuni alle porte di Roma approvano convenzione

Sono terminati i lavori di ristrutturazione dell’ambulatorio Veterinario di Rocca Priora che sarà messo a disposizione degli esperti della ASL RMH che gestiranno il servizio.

RANDAGISMO

I COMUNI APPROVANO LA CONVENZIONE

 

I Comuni di Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priorasono stati i primi che, insieme alla ASL RM H e alla Comunità Montana, hanno già approvato lo Schema di Convenzione per l’attivazione dell’ambulatorio veterinario comprensoriale di Rocca Priora e avviare uno specifico progetto per la riduzione del Randagismo e, nello stesso tempo, per salvaguardare la salute degli animali.

Proprio in questi giorni, sono terminati i lavori di ristrutturazione dell’ambulatorio Veterinario di Rocca Priora che sarà messo a disposizione degli esperti della ASL RMH che gestiranno il servizio.

Il progetto previsto nella convenzione prevede infatti  un piano di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione dei cani randagi catturati, a rischio di riproduzione incontrollata, la cura dei randagi feriti o malati rinvenuti nel territorio, l’apposizione di microchip e le vaccinazioni obbligatorie, con una campagna di adozione degli stessi, al fine di ridurne il conferimento al canile “ad vitam”.

Lo schema di Convenzione è in corso di approvazione anche da parte dei Comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Colonna,completando così tutto il Distretto socio-sanitario H1: così dunque, non appena tutti i soggetti coinvolti nel progetto avranno approvato la Convenzione, il servizio potrà partire a pieno regime garantendo il corretto svolgimento di tutte le attività previste.

 

“Nell’arco del prossimo quinquennio – afferma il Presidente De Righipensiamo di  ridurre il costo attuale sopportato dai Comuni di almeno il 60% e, tenuto conto che in media ogni comune spende circa centomila euro l’anno per il ricovero dei cani randagi in strutture private, si può facilmente dedurre che il territorio avrà a disposizione una quantità aggiuntiva di risorse finanziarie per il potenziamento di altri servizi sociali per la propria comunità, senza dimenticare che il buon rapporto con gli animali è un atto di civiltà e ci mette all’avanguardia nell’integrazione dei servizi”.

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