Bidoni Museo Shoah, Legambiente: accertare responsabilità, programmare bonifica

“I risultati sui primi campioni prelevati parlano di resine ormai cristallizzate e quindi non pericolose e ci tranquillizzando per i rischi attuali per la salute pubblica”.

Roma, 28 Febbraio 2012

 

LEGAMBIENTE LAZIO – Comunicato Stampa

 

Bidoni Museo Shoah, Legambiente: accertare responsabilità, programmare bonifica

 

 

I risultati sui primi campioni prelevati parlano di resine ormai cristallizzate e quindi non pericolose e ci tranquillizzando per i rischi attuali per la salute pubblica, rimane certo lo scandalo di una vera e propria discarica di rifiuti chimici seppelliti in quell’area così centrale e pregiata -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Il Dipartimento XII, con il quale abbiamo avuto diversi contatti, ha fatto bene a rendere noti subito i risultati, garantendo la necessaria trasparenza, ora rimangono aperte varie questioni sulle quali dovrà decidere la Procura, che sta indagando e ha posto sotto sequestro preventivo l’area: la prima riguarda la necessità di comprendere quanto estesa sia la discarica, se ci siano altri fusti sepolti e se questi contengano le stesse sostanze dei primi campioni prelevati, anche valutando il coinvolgimento dell’ARPA Lazio per le prossime analisi, in qualità di agenzia pubblica deputata a questi incarichi; la seconda rigurarda la necessità di comprendere come quei bidoni siano finiti là, chi li abbia seppelliti e in quale periodo, procedendo alla eventuale datazione dei campioni per individuare le responsabilità e punire i colpevoli, la terza riguarda la bonifica, che dovrà essere progettata ed effettuata al più presto e di certo a spese di chi ha compiuto il reato di abbandono di quei rifiuti.”

 

L’Ufficio Stampa

Legambiente Lazio

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