Convenzione di Bologna delle scuole e dell’università

Il 24 marzo 2012, a Bologna, il mondo della scuola pubblica statale e dell’università hanno convocato le loro assemblee nazionali in contemporanea per sottolineare, anche simbolicamente, la loro unità di intenti.

Essi concordano su alcune questioni e principi, eminentemente politici, che ritengono essenziali: 

  • la cultura, l’istruzione e la ricerca pubblica sono beni comuni, diritti inalienabili di ogni cittadino/a, sanciti in modo inequivocabile dalla nostra Costituzione;
  • è indecente che un governo che pretende di parlare di crescita, di competitività e di sviluppo e che aggiunge “equità” o ogni ablazione di diritti, continui a considerare l’istruzione pubblica, spesa sociale necessaria, come un costo da ridurre,  piuttosto che un investimento strategico per il futuro del Paese;
  • il fatto che l’Italia sia lasciata agli ultimi posti per investimenti in questi campi denuncia la miopia politica, o, peggio, la subalternità del governo ad un sistema di potere economico conservatore e senza una visione ad ampio spettro e di lungo periodo
  • la subalternità rispetto alle logiche finanziarie e l’incapacità di cogliere la rilevanza delle istanze culturali anche per uscire dalla crisi dimostrano la pochezza intellettuale e politica degli attuali governanti, che nonostante si fregino del nome di professori, non rappresentano affatto il corpo docente dell’università né l’universo della scuola pubblica statale.

 
Le Assemblee chiedono dunque con determinazione:

  • che gli investimenti per la scuola pubblica statale, l’università e la ricerca pubblica siano elevati a un livello almeno  pari alla media OCSE (da cui siamo ben lontani, occupando anzi una delle ultimissime posizioni;
  • che vengano ascoltate e tenute in considerazione le proposte degli studenti, dei precari – giovani e meno giovani – dei ricercatori, dei professori che, nell’indifferenza della Politica, reclamano un avvenire dignitoso.
  • che una delegazione delle Organizzazioni della scuola e dell’Università siano al più presto ricevute dal Ministro o da un suo delegato, per un confronto costruttivo sui temi sopra elencati

 

Bologna 24, Marzo 2012

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