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Regime colombiano demonizza e reprime Movimento “Marcia Patriottica”

31/03 – REGIME COLOMBIANO DEMONIZZA E REPRIME IL MOVIMENTO “MARCIA PATRIOTTICA”

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La mattina dello scorso 27 marzo, truppe dell’Esercito Nazionale, presentatesi come appartenenti alla V Brigata, hanno fatto irruzione a Puerto Matilde, nel municipio di Yondó, dipartimento di Antioquia, ed hanno strappato i manifesti del Movimento Sociale e Politico “Marcia Patriottica”, affermando che sono “manifesti affissi dalle FARC”. La comunità esige che un tale gesto non si ripeta, e denuncia che fra le truppe dell’esercito si trovava personale
incappucciato, presumibilmente delatori e informatori al soldo dei militari. Questo è solo l’ultimo esempio, in ordine di tempo, della campagna di stigmatizzazione di questo movimento in particolare, e dell’opposizione politica e sociale al governo fascista di Juan Manuel Santos in generale.
Recenti sono anche le svergognate dichiarazioni di diversi alti funzionari dell’esecutivo colombiano, secondo le quali la “Marcia Patriottica” sarebbe una semplice emanazione della guerriglia; e tra i pennivendoli dei media oligarchici non sono mancati quelli che hanno chiesto a gran voce un intervento deciso delle “autorità democratiche” per evitare che “il terrorismo s’impadronisca delle strade e delle piazze del paese attraverso un movimento di facciata”.
Si tratta dell’ennesimo capitolo della guerra psicologico-mediatica di disinformazione strategica, indirizzata a creare le basi per una successiva caccia alle streghe senza esclusione di colpi.
“Marcia Patriottica”, che verrà lanciata ufficialmente a Bogotá il prossimo 22 aprile con una gran manifestazione ed un meeting, è un movimento politico, popolare e sociale costituito da diverse organizzazioni sociali, sindacali, indigene, studentesche, di quartiere, di donne, contadine, ecc, che dal luglio 2010 si sono rese protagoniste di un percorso di confluenza, confronto, incontro e unità nella lotta per “costruire una Colombia veramente democratica, con un modello economico e politico in cui i diritti alla salute, all’educazione, alla cultura, alla casa ed alla ricreazione siano una realtà per l’intera popolazione”.
Il regime colombiano, dal canto suo, è terrorizzato dalla costruzione di un processo politico che si propone di democratizzare il paese e, conseguentemente, di abbattere i privilegi dell’oligarchia al potere, che mostra ogni giorno di più il suo carattere intrinsecamente fascista.

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