SOS adozioni per cuccioli sequestrati in provincia di Napoli

Un nuovo caso di traffico illecito di animali da compagnia, smascherato pochi giorni fa dal Corpo Forestale dello Stato in un capannone della provincia di Napoli.

Comunicato stampa LAV 2 aprile 2012

 

TRATTA DEI CUCCIOLI: DALLA LAV L’SOS ADOZIONE DI CANI SEQUESTRATI DAL CFS E AFFIDATI IN CUSTODIA GIUDIZIARIA ALL’ASSOCIAZIONE. REATO DA PUNIRE CON MASSIMA SEVERITA’: MOLTI CUCCIOLI NON SONO SOPRAVVISSUTI. COME AIUTARE SUBITO NUVOLA, MIRO’ E GLI ALTRI SU WWW.LAV.IT

 

16 cani deceduti, 35 sopravvissuti e tra questi molti bisognosi di cure a causa dello stress subito e della tenera età: è questo il tragico bollettino di un nuovo caso di traffico illecito di animali da compagnia, smascherato pochi giorni fa dal Corpo Forestale dello Stato in un capannone della provincia di Napoli. Introdotti illecitamente in Italia dall’Ungheria, con documentazione irregolare ed altri di incerta provenienza, privi di passaporti e microchip identificativi, molti di loro sono stati strappati prematuramente alle cure materne, tanto da comprometterne la sopravvivenza. Sono stati affidati alle cure della LAV, divenuta loro custode giudiziaria, che vuole garantire a questi cuccioli (schar pei, bull terrier, spitz, cavalier king, labrador, maltese, barboncino, carlino, shitzu, terranova, jack russel, pinscher, bulldog) un’adeguata vita relazionale in una famiglia idonea: le richieste per accogliere questi dolcissimi cuccioli, possono essere inviate compilando il form su www.lav.it o telefonando allo 06 4461325. Vieni a conoscere Nuvola, Mirò, Mirtilla, Orlando e gli altri cuccioli su www.lav.it (http://www.lav.it/index.php?id=1916).

 

“Confidiamo nel massimo della pena per i responsabili dell’odioso reato di traffico illecito di animali da compagnia, con l’aggravante dell’età prematura  e del decesso di un così alto numero di piccoli. Questi sequestri avvengono grazie alla Legge 201/2010 che ha finalmente dotato le nostre forze dell’ordine di un’efficace strumento di contrasto; è necessario intensificare i controlli ai confini e la vigilanza sui movimenti e gli scambi di animali, con verifiche approfondite anche presso le attività che si occupano di allevamento e vendita di animali  – afferma Roberto Bennati, vicepresidente della LAV – Ora è indispensabile offrire ai sopravvissuti tutte le cure necessarie e, al più presto, una casa accogliente e sicura. Ringraziamo il Corpo Forestale, la Procura competente e la LAV di Verona, per l’importante ruolo svolto in questa vicenda”.

 

Il reato di traffico illegale di cuccioli, fenomeno che ogni anno in Italia coinvolge migliaia animali, grazie all’Art.4 della Legge 201/2010, fortemente voluta dalla LAV, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000. La pena è aumentata se gli animali hanno un’età accertata inferiore a dodici settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie trasmissibili proprie della specie.

 

Chi specula su questi animali, vuole piazzarli sul mercato il prima possibile riducendo così anche i costi dello svezzamento a carico dell’allevatore: “Il distacco prematuro del piccolo dalla madre può metterne a rischio la sopravvivenza e il normale sviluppo psicofisico, tanto da essere giustamente censurato dalla legge – afferma Ilaria Innocenti, responsabile LAV Settore Cani e Gatti – Il tutto è spesso aggravato dai lunghissimi viaggi che portano questi animali dall’Est Europa fino in Italia, da precarie condizioni di trasporto, dallo scarso rispetto delle norme a tutela della loro salute e perfino falsificando i documenti sanitari: questi animali sono purtroppo trattati come merce e non come esseri viventi che necessitano di cure e di tutela”.

 

“Gli organi addetti ai controlli non sempre sono dotati dei lettori di microchip per verificare l’identità dei cuccioli e questo può avvantaggiare i malfattori – spiega Ilaria Innocenti –  Ogni singolo cittadino e ogni Amministrazione locale può contrastare tali illegalità preferendo sempre le adozioni dai canili, gratuite e importantissime per contrastare la piaga dell’abbandono, e favorendo sempre la cultura del rispetto degli animali fin dall’età scolastica dei nostri figli: questi comportamenti oltre ad essere un efficace deterrente per chi illecitamente traffica in cani o gatti, sono una testimonianza di civile convivenza e di rispetto verso ogni specie vivente”.

 

“Prendersi cura di questi piccoli significa anche contribuire a contrastare il traffico di cuccioli e sostenere le tante azioni della LAV, anche di natura legale, in favore di animali vittime di illegalità”, spiega Giacomo Bottinelli, responsabile LAV settore adozioni.

 

02 aprile 2012

Ufficio Stampa LAV 06 4461325

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