Dallo sgombero del Laboratorio per i Beni Comuni di via Padova rilanciamo la lotta per aprire e assegnare gli spazi del patrimonio pubblico in disuso di tutta la città.
Milano 05.04.2012
Milano, 5 aprile. Come annunciato, ieri mattina abbiamo “chiesto udienza” all’ALER per avere chiarimenti rispetto allo sgombero.
- La segnalazione/denuncia di occupazione è avvenuta martedì mattina alle 9 e 30 da parte di “qualcuno” (“potrebbe essere un inquilino del palazzo o chiunque altro”) che ha telefonato all’ALER per sollecitare l’intervento. L’ALER ha mosso la Questura e, fra una telefonata e un’altra, in meno di un’ora hanno radunato l’esercito in via Padova.
- Questo non è l’iter usuale. Secondo il nostro mister X al telefono, è evidente che se hanno mosso l’esercito e metà del personale DIGOS di Milano, l’indicazione è arrivata da molto in alto. Da chi non lo sa. O non vuole dirlo.
- La blindatura dei locali con lamiere e saldature, che di fatto è anche un sequestro del materiale, degli attrezzi e dei soldi che si trovavano dentro, è una procedura che avviene usualmente, ma solo dopo uno sgombero preannunciato da notifica (in modo che gli “abusivi” possano liberare i locali). E invece qui manca il preavviso e anche l’ordinanza di sgombero.
- La presenza di un ispettore ALER è stata, ad opinione del misterioso funzionario, una copertura per un’operazione “sopra le righe” decisa in altre sedi.
- Il nostro interlocutore consiglia vivamente, laddove esistesse un rapporto diretto con l’Assessorato al Demanio, di sollecitare un intervento dell’Amministrazione Comunale ” perché, non so se l’avete capito, e mi sembri sveglio, in ballo ci sono i pezzi grossi”.
Al netto del fatto che il nostro interlocutore rifiuta di identificarsi (“non posso dare il nome per contratto, mi licenziano”), e quindi potrebbe aver detto una marea di balle, la sua versione trova più di una conferma nei fatti concreti. E trova conferma nelle dichiarazioni del responsabile della sede ALER di via Costa, Signor Oliverio (lui si è identificato, rischia il posto di lavoro?), che afferma “è un fatto strano, ma la nostra filiale non è stata coinvolta a nessun livello in questa faccenda, non sapevo nulla e quello che so l’ho appreso dalla telefonata che ho fatto alla Direzione quando mi siete stati annunciati pochi minuti fa”.
E questo arbitrio lo abbiamo denunciato al Consiglio di Zona 2, riunito il 4 aprile. Con un intervento cha ha raccolto consensi e solidarietà da parte di molti consiglieri di IdV, SEL, Sinistra per Pisapia, M5S e del Presidente del CdZ (PD) che a loro volta si sono espressi:
- per favorire l’incontro con l’Assessorato e parteciparvi
- per riconoscere il valore concreto di azioni che, pur non condividendone le modalità, portano alla ribalta la necessità di spazi pubblici e collettivi di aggregazione, socializzazione, coordinamento
- per intervenire nel sollecitare trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare da parte dell’ALER, promuovendo un censimento degli immobili
- per favorire che associazioni formali e non abbiano un canale privilegiato per usufruire di spazi nei quartieri della zona
- per denunciare lo spropositato utilizzo di polizia e Digos durante lo sgombero
Il Laboratorio per i Beni Comuni è sempre lì. Le lamiere e i cordoni di celerini, le pattuglie in borghese che stazionano fisse sulla via sono un incidente di percorso, la manifestazione odiosa di quanto e come le cricche di cravattari e speculatori si accaniscono contro il movimento concreto che nei quartieri, a Milano, in Lombardia, rilancia la riappropriazione dei beni comuni, gli interessi collettivi, l’organizzazione e il protagonismo popolare.
Facciano pure. Riapriremo lo stesso, libereremo quegli spazi e altri ancora, li riconsegneremo ai lavoratori e alle famiglie, ai giovani e agli anziani del quartiere. Polizia o meno, lamiere o meno.
Prossimi appuntamenti a cui invitiamo tutti a partecipare
- Ore 18:30: – incontro/assemblea per fare il punto della situazione e decidere le prossime iniziative
Sabato 7 aprile dalle 18 (se piove si sposta a lunedì 9 dalle 12)
- Festa in strada per i beni comuni: cena (o pranzo) a sottoscrizione libera, musica, mostre. Dove? Sempre lì, via Padova angolo via Bassano del Grappa (per chi può e vuole contribuire: servono tavoli, sedie, piatti e bicchieri, gazebo…). Seguiteci su face book
Mercoledi 11 aprile
- Ore 11: incontro con l’Assessorato al Demanio, via Larga
- Ore 18: corteo da P.le Cadorna per la giornata nazionale di lotta contro il TAV
Allegato: il testo della mail spedita all’Assessore Castellano il 4 aprile 2012
Buongiorno Assessore Castellano (e per conoscenza, Assessore Granelli).
Laboratorio per i Beni comuni di via Padova
Sito: www.carc.it