Unione Inquilini: “Dieci domande al Sindaco Alemanno”

Pochi giorni fa il Sindaco Alemanno ha affermato che ci sarebbero ben 35 mila case popolari a portata di mano, noi pur contestando questa affermazione, vogliano per una volta credere al Sindaco e allora gli rivolgiamo 10 domande

alle quali siamo sicuri vorrà rispondere, per suffragare al sua dichiarazione e farci ricredere rispetto alla nostra incredulità, queste le domande:

1) Quante di queste 35 mila case popolari sono case popolari che verranno assegnate alle famiglie collocate utilmente nella graduatoria delle case popolari con canone sociale sulla base della legge regionale?

 

2) Quante delle 35 mila “case popolari” saranno costruite da privati?

 

3) Quante di queste 35 mila “case popolari” saranno realizzate dall’Ater e dal Comune?

 

4) Quante di queste 35 mila “case popolari” saranno realizzate su aree o al posto di immobili non residenziali oggetto di cambio di destinazione d’uso?

 

5) Quante di queste 35 mila “case popolari” saranno realizzate su aree pubbliche da ater e comune?

 

6) Quante delle 35 mila “case popolari” realizzate da privati o cooperative saranno assegnate mediante bando pubblico ?

 

7) Quante delle 35 mila “case popolari” realizzate da privati o cooperative saranno assegnate direttamente dai privati o dalle cooperative senza alcun intervento di controllo o indicazione da parte del comune ?

 

8) Quante delle 35 mila “case popolari” realizzate da privati o cooperative saranno destinate alla locazione e quante alla vendita ?

 

9) Quale sarà il prezzo a metro quadro delle case destinate a locazione e per quanti anni e quale sarà il prezzo della quota parte delle “case popolari” destinate alla vendita ?

 

10) Quali i tempi di realizzazione delle 35 mila case popolari da parte di privati o cooperative e i tempi di realizzazione della quota parte destinata alle famiglie in graduatoria ?

 

Siamo certi che il sindaco Alemanno saprà rispondere con precisione e in tempi brevi a queste domande in modo da confutare concretamente le nostre critiche e incredulità.

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