“Riecco il Parco della Romanità, Alemanno non smette mai di stupire e ora dovrebbe essere addirittura lo sceicco del Qatar a pagare per giostrine e ristoranti –afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-.
Magari nell’area da individuare, entro poche settimane e senza vincoli ovviamente, ci trasferirà i centurioni e i camion bar, così finalmente potremo vedere il Colosseo e i Fori Imperiali liberi da queste amenità. E’ incredibile che pure su progetti sorpassati dagli anni, il Sindaco continui a insistere e non trovi il tempo per occuparsi dei 3.800 ettari del parco dei Fori invaso dalle automobili e legato indissolubilmente all’Appia Antica, dei 7.000 ettari di Veio in area romana; dei 300 di Gabii, dei 120 ettari del parco di Centocelle. Davanti a questi beni, che senso ha continuare a parlare del “parco tematico della romanità”, un artificio non confrontabile con la magnifica presenza archeologica della vera Roma antica? Eppure, il Sindaco persiste, e magari ci proporrà di utilizzare il nostro agro romano per nuovo cemento avulso dalla storia della città. Per valorizzare Roma ed il turismo al centro dell’agenda devono esserci i luoghi archeologici della città e i soldi dei privati sarebbe bene che in un periodo di profonda crisi si utilizzassero in questa direzione, per creare davvero anche occasioni di lavoro.”