Notiziario Unione Inquilini

 

 

 

 

 
ANCHE L’ARPAT IMPUGNERA’ LE ORDINANZE!!!!

Apprendiamo che in data 12 aprile il direttore generale, con i propri decreti n. 64 e 65, ha dato incarico all’Avvocatura Regionale di impugnare le ordinanze cautelari del TAR Toscana relative all’impianto di incenerimento rifiuti di Castelfranco di sotto.
In particolare, l’impugnazione concerne le due ordinanze dei ricorsi dei Comuni e del Comitato, no quello di rifondazione comunista.
A nostro avviso i suddetti decreti non sono neanche specificamente ed espressamente motivati e giustificati come il caso avrebbe voluto.
Di conseguenza, pubblicamente rivolgiamo al Direttore Generale dell’Arpat, Ing. Giovanni Barca, le seguenti domande:

1. Che interesse pubblico ha l’Arpat all’impugnazione delle ordinanze cautelari riferendosi esse solamente alla sospensiva dell’autorizzazione della società?? Difatti, l’unica ad avere interesse alla suddetta impugnazione sembra essere la società.
2. Avete dato mandato alla impugnazione alla Avvocatura Regionale, ma non sarebbe stato più opportuno dare incarico ad un altro legale considerando che la Regione è formalmente una controparte nei suddetti processi e sopratutto in considerazione delle recenti affermazioni del Presidente Rossi spudoratamente a favore della società??
3. Non è forse legittimo affermare che con questi decreti l’Arpat sembra quasi perdere una parte della propria indipendenza appiattendosi sulle posizioni della Regione Toscana??
4. Sono stati impegnati, per le sole domiciliazioni a Roma, 1208 euro circa, ma quanto costeranno al bilancio dell’Arpat le restanti spese delle procedure??
5. Anche se utilizzaste dei legali dipendenti della Avvocatura Regionale, che non portano un esborso contabile, non sarebbe ugualmente un impegno di risorse notevole,dal punto di vista contabile, l’impiego di un personale cosi altamente specializzato che potrebbe invece fare ben altro??
6. Non è contraddittorio che l’Arpat impegni così facilmente risorse e denaro pubblico per una questione simile ma non riesca a trovare denaro e risorse per l’Arpat di Montopoli che, ad oggi, è certamente depotenziata??

Però, in tutto questo vi facciamo i nostri più sinceri complimenti poiché come domiciliazioni vi siete impegnati a spendere solamente 1200 euro comprensivi di IVA e CAP a differenza della Provincia che nelle proprie impugnazioni, ora annullate, aveva previsto di spendere più del triplo.

Sezione Valdarno Inferiore
Unione Inquilini Pisa

 

Da Firenze

 

http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b2.04.23.14.57

picchetto anti sfratto di movimento lotta per la casa e unione inquilini

 

 

Da Unione Inquilini Pisa

 

http://pisanotizie.it/news/news_20120423_congresso_provinciale_unione_inquilini_pisa.html

il congresso dell’unione inquilini pisa

 

 
 
 
ROMA: IL 26 APRILE APRE LO SPORTELLO UNIONE INQUILINI
presso l’ass. “Villa Carpegna” Via di Valle Aurelia n. 129 
Inauguriamo un importante spazio di informazione e di assistenza per i tutti i cittadini del quartiere.
L’Unione Inquilini offre:
• SPORTELLO DI CONSULENZA CASA (sanatorie, censimenti, domande di assegnazione, volture contratti, manutenzione alloggi, affitti in nero);
• CAF – (ISEE, 73…0, mod. UNICO, RED- ICI-IMU etc.)
• PATRONATO (domande di pensione, sostegno al reddito, invalidità, permessi di soggiorno, vertenze di lavoro etc.)
Orari: tutti i GIOVEDI’, ore 16,30 – 19,30
Invitiamo tutti/e all’inaugurazione prevista per GIOVEDI’ 26 APRILE, alle ore 17.
Seguirà dibattito con STEFANO ZUPPELLO (consigliere Cda ATER Comune di Roma) e RENATO RIZZO (responsabile zona nord dell’Unione Inquilini)
PER INFO: tel. 06/47.45.711 – roma@unioneinquilini.it 

 

 

 

 

Da Unione Inquilini Pescara

 

 

http://www.facebook.com/events/236874766420292/
domenica 29 aprile alle ore 15.00

 

 

 

 

UNIONE INQUILINI – SUNIA – SICET – UNIAT
COMUNICATO STAMPA 
NIENTE RIMPASTI PER LA CASA!!
L’ASSESSORE CANTU’ DEVE RIMANERE AL SUO POSTO.
Per noi che abbiamo collaborato con la consueta libertà di idee e volontà di confronto (che è diventato anche scontro e critica dura a fronte dei ritardi dell’amministrazione comunale) risulta fastidiosa la dichiarazione di fiducia del Sindaco nei confronti di un assessore fortemente voluto (è vero) ma non efficacemente sostenuto quando si sono moltiplicati i contrasti in merito alle politiche sull’abitare, politiche discusse e condivise con i sindacati-casa, per fronteggiare la crisi gravissima causata dall’assenza di assessori al sociale e alla casa per tutto il 2009, proprio nel periodo di scatenamento della peggior crisi economica dal ’29, per superare la quale occorreva la massima coesione e collegialità, non certo il boicottaggio.
Perché altrimenti come si spiega che molti impegni presi da Cantù nella quinta commissione comunale aperta alle forze sociali per discutere sulle misure da prendere per affrontare l’emergenza sfollati (uso urgente di tutte le risorse pubbliche in condizioni di discreta abitabilità, ex scuole, ex caserme, ex ASL e in estrema congiuntura abitazioni prefabbricate a disposizione della protezione civile) non hanno avuto seguito nonostante il buon lavoro degli uffici casa e l’impegno dell’assessore? 
È evidente che qualcuno ha osteggiato le proposte sull’emergenza abitativa. 
Ci sembra che la linea prevalente nell’amministrazione sia una scelta di continuità, delegando la soluzione al problema casa alla cementificazione dei privati, linea che ha prodotto le costruzioni impreviste a Porta a Mare, il raddoppio di Salviano 2, le costruzioni dietro alle Terme del Corallo o quelle dell’area della Dogana Vecchia, di cui certo non si sentiva il bisogno; tale scelta non è coerente con le politiche proposte dai sindacati-casa che chiedono di puntare sul recupero di strutture esistenti e pubbliche modificandone l’utilizzo, senza sprechi di suolo.
L’abitare sociale così come è progettato, non è utile né efficace. Inutile immettere sul mercato nuova edilizia agevolata privata, con qualche briciola a prezzi sostenibili per un tempo limitato, quando abbiamo una grande eccedenza di appartamenti tenuti vuoti o affittati al nero, a prezzi non più sostenibili per le malconce finanze delle famiglie residenti. 
Patrimonio sfitto che il governo Monti non colpisce, non distinguendo neppure tra le abitazioni affittate a canone concordato e quelle a mercato libero.
La distanza tra i fatti concreti della vita reale: licenziamenti, sfratti e bambini sfollati, ben presente a chi è impegnato sul campo, e le scelte di una politica politicante, rischia di trascinare nel proprio discredito anche la democrazia. Chiediamo con forza un confronto tra soggetti sindacali, Assessore, Sindaco e Capogruppi per un chiarimento necessario e urgente. 
Basta con dimissioni pilotate e mascherate da motivi marginali. Il tema casa è troppo serio per questo gioco al massacro. Urge avere un elenco completo delle proprietà dismesse di tutti gli enti pubblici civili e militari per individuare altre strutture idonee per alloggi di soccorso, è necessario completare l’intervento all’ex Lamarmora e procedere all’acquisizione dell’ex Del Fante, creando ricadute solidali nell’attuazione dei piani di recupero.
Ci sono situazioni urgenti da affrontare e risolvere: non è un buon momento per ennesimi rimpasti di giunta. Per quanto possa essere faticoso e frustrante il suo lavoro, Cantù deve rimanere al suo posto e aprire un dibattito trasparente sulle divergenze politiche interne in materia di politiche casa. Non possiamo perdere tempo prezioso, ne distrarci dal problema fondamentale. E’ essenziale riprendere il controllo sulla situazione esplosiva degli sfratti generati dalla crisi e dalla perdita del lavoro, costruendo una politica cittadina unitaria e solidale con i lavoratori precari, che induca con opportune manovre fiscali i poteri forti a mettere sul mercato dell’affitto, a canoni sostenibili, una parte delle 6000 case sfitte.
Daria Faggi – Unione Inquilini. 
Giancarlo Braccini – Sunia. 
Geremia Merlone – Sicet. 
Roberto Vivaldi – Uniat

 

Livorno 24 aprile 2012

 

 
 

 

visita il sito www.unioneinquilini.it

 
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