Finalmente aperto l’incrocio tra viale della Primavera e via Casilina. Ci sono voluti ben 7 anni: un record negativo colpa di politici e tecnici comunali.
COMUNICATO STAMPA
Sabato 5 maggio si è inaugurato l’incrocio di viale della Primavera con via Casilina di sabato che in un Paese normale sarebbe stata la normalità, mentre qui a Roma è stato vissuto come un evento.
Un incrocio che arriva con quasi 7 anni di ritardo (l’approvazione del progetto con la copertura finanziaria è del novembre 2005) e la dice lunga sullo sfascio delle istituzioni capitoline, non solo quelle politiche (come parrebbe ovvio), ma anche e soprattutto quelle tecnico-amministrative.
Verrebbe da dire a gran voce: Vergogna, vergognatevi, ma siamo buoni e siamo contenti di questa inaugurazione che rappresenta l’ultimo tassello di una serie di interventi, denominati Zone 30, volti alla limitazione del traffico di attraversamento del quartiere di villa de Sanctis, iniziati nel 2002 e che ha visto realizzare una grande isola pedonale e dossi di rallentamento, un esempio a Roma e a quel tempo, unico e non ancora eguagliato per estensione e per numero di abitanti coinvolti.
Questo incrocio ci auguriamo sia di monito alla classe politica capitolina (ma ne dubitiamo) che non deve essere ostaggio di una burocrazia tecnico-amministrativa paludosa e ignorante che frena lo sviluppo di Roma.
