“Nuova Stazione Tiburtina cattedrale nel deserto”

Stazione Roma Tiburtina, a sei mesi dall’inaugurazione far funzionare galleria sospesa o chiuderla.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa
 
 Roma, 7 maggio 2012

 
 
 “La bellissima nuova stazione Tiburtina continua a essere una vuota cattedrale nel deserto, a sei mesi dall’inaugurazione va fatta funzionare, altrimenti è meglio chiudere la galleria sospesa -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, dopo il nuovo dossier nelle pagine romane di Repubblica-. Smettiamola con gli enormi disservizi ai viaggiatori e lo spreco di corrente inaccettabile, RFI faccia capire lo stato dei lavori per il ripristino del funzionamento di tutti i binari, dopo l’incendio del 24 luglio, e l’apertura dell’accesso dal lato Pietralata con il ponte pedonale.”
 
 Dovrebbe essere una struttura tra le più moderne d’Italia, l’espressione della straordinaria capacità di innovazione italiana, ma a distanza di 6 mesi dalla sua inaugurazione, la nuova Stazione Tiburtina funziona a metà. Già qualche tempo fa avevamo segnalato la contraddizione di una struttura svavillante ma deserta. Oggi l’hub per l’alta velocità fa ancora partire poco più di una decina di Eurostar al giorno, mentre gran parte dei treni locali sono stati spostati ai binari “est”, ai quali si accede solo tramite una difficoltosa gimcana.
 
 Ciò che più colpisce è la nuova galleria sopraelevata, che si presenta come priva di qualsiasi struttura per i servizi ai viaggiatori: saracinesche dei negozi abbassate, non una biglietteria, un bar.
 
 “Chiediamo a Grandi Stazioni di far partire gli esercizi e far funzionare la Stazione -conclude Parlati-. Ci auguriamo in ogni caso che con l’entrata in vigore del nuovo orario a partire dal prossimo giugno, tutta la struttura possa iniziare a funzionare a pieno regime.”
 
 
 L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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