Notiziario Unione Inquilini di Roma – 22 maggio 2012

Notiziario a cura dell’Unione Inquilini di Roma – 22 maggio 2012

 

DA UNIONE INQUILINI SESTO SAN GIOVANNI (MI), QUANTI APPARTAMENTI DELLA CAMPARI SONO ANCORA SFITTI ?

MERCOLEDI’ 23 maggio alle ore 18 terremo un presidio sotto la Campari in viale Gramsci angolo via Campari insieme al Comitato per il diritto alla casa di Sesto.

Con più di mille famiglie nella graduatoria casa che aspettano un’assegnazione, con 78 sfratti eseguiti nel 2011, gli alloggi vuoti della…… Campari sono uno schiaffo alla città, sono un’offesa alla sofferenze di centinaia di lavoratori che vivono sotto la minaccia dello sfratto, sono un atto di prepotenza che impone gli interessi di pochi alle esigenze di molti. La situazione degli sfratti in Lombardia, come nel resto di Italia, si fa ogni giorno più grave.
A Milano e provincia i nuovi sfratti nel 2010 sono stati 6466, con un incremento del 151% sul 2009. Nelle aree industriali la perdita del posto di lavoro da parte di migliaia di lavoratori determinata dalla crisi economica, la crescente precarietà e la diminuzione del salario reale hanno fatto sì che ormai da molti anni gli sfratti per morosità abbiano ampiamente superato quelli per scadenza contrattuale, superando l’85% del totale, mentre crescono in maniera rilevantissima le esecuzioni immobiliari determinate dal mancato pagamento dei mutui. La situazione non potrà che peggiorare nei prossimi mesi, oltre che per la ulteriore diminuzione del potere di acquisto conseguente alle manovre del governo Monti, anche per effetto della cancellazione da parte del governo di ogni finanziamento per il fondo di sostegno all’ affitto.
Un primo obbiettivo, di stretta attualità visti i tempi di approvazione è che il blocco degli sfratti sia esteso a tutte le tipologie di sfratto e non alle sole finite locazioni, che ormai rappresentano una minoranza degli sfratti in esecuzione. Un secondo obiettivo è quello che vengano costituite ovunque commissioni prefettizie di graduazione degli sfratti, al fine di raccordare gli sfratti con l’assegnazione di alloggi pubblici e permettere un passaggio da casa a casa. Il terzo obiettivo è quello di ottenere un aumento degli alloggi pubblici disponibili, tramite nuove costruzioni o ristrutturazioni del patrimonio esistente, ma anche tramite l’acquisizione i alloggi sul mercato e l’esproprio delle aree libere ed edificate.
NESSUNA PERSONA SENZA CASA
NESSUNA CASA SENZA PERSONE
REQUISIZIONE DELLE CASE SFITTE

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Milano Trivulzio, aumenta l’affitto per gli inquilini più ricchi
Accordo tra il cda e i sindacati (Unione Inquilini, Sunia, Sicet Conia) , ribassi per chi ha meno di 28mila euro. Gli aumenti invece scatteranno per gli inquilini che hanno un reddito vicino ai 60mila euro l’anno o altri immobili
A pagare affitti più alti saranno solo le famiglie con un indice Isee Erp superiore a 35mila euro: vale a… dire, con un reddito vicino ai 60mila euro l’anno. Avranno aumentato il canone anche i professionisti e chi ha proprietà immobiliari per più di 150mila euro. È questo l’accordo raggiunto fra il consiglio di amministrazione del Pio Albergo Trivulzio e i sindacati degli inquilini sulla revisione dei prezzi di locazione delle 1.400 case del Pat. L’intesa nasce da due mesi di trattativa. Da una parte la Baggina, decisa ad aumentare le entrate che derivano dalla gestione del patrimonio immobiliare (al centro dello scandalo Affittopoli proprio per le case in centro abitate da politici e amici per 300 euro al mese). Dall’altra i sindacati, che hanno preteso per gli inquilini con ridotte possibilità economiche la salvaguardia del ‘canone concordato’, che rappresenta l’evoluzione del vecchio equo canone. 
«Il rinnovo delle locazioni valorizza il patrimonio, attraverso una politica degli affitti improntata a equità e solidarietà, capace di contribuire alla risoluzione della difficile situazione economicofinanziaria», scrive in una nota il cda guidato da Laura Ferro. «Responsabilmente abbiamo accettato di rivedere l’accordo, tutelando gli inquilini», risponde Marisa Freschi, di Sunia-Cgil. L’accordo si applicherà ai contratti al momento del rinnovo. Un primo pacchetto di 420 andrà in scadenza il 31 dicembre 2013. Per 120 di questi il rinnovo è già firmato. Per gli altri 300 varranno le nuove regole: le fasce sono tre, calcolate in base all’indice Isee Erp degli inquilini, che oltre al reddito tiene conto della composizione del nucleo familiare e delle spese sostenute. 
Al di sopra dei 35mila euro si applica il prezzo di libero mercato e rispetto a oggi il prezzo di affitto potrebbe anche quadruplicare. Tra i 35mila e i 28mila euro si applica il canone concordato. Sotto i 28mila euro verranno fatti ulteriori sconti. Sono escluse dall’accordo le case nella periferica via Bassi 22, dove a tutti gli inquilini (fra cui alcuni dipendenti dell’ente) sarà applicato il canone concordato. Altra vittoria dei sindacati: il Pat si impegna a consultarli nel momento in cui deciderà quali immobili mettere in vendita. L’ente, per sanare un buco nei conti di 14,8 milioni di euro, si prepara infatti a un piano di cessioni che in sette anni porterà a incassare 68 milioni, contro un patrimonio complessivo di 390 milioni. Sul piano della riorganizzazione del servizio, da cui si attende un contenimento della spesa, il Pat ha chiesto una relazione alla società di consulenza Kpmg i cui risultati saranno consegnati la prossima settimana. Il tema caldo è l’impiego di cooperative esterne di infermieri e assistenti, a cui i sindacati dei lavoratori si oppongono.

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Da Ravenna
http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/32513/soldi-pubblici-contro-gli-sfratti-solo-nel-2011-sono-stati-484-.html

Idee bislacche sembra che tutto si risolva nel cacciare via la gente dalle case popolari mica si domandano come costruirne, recuperarne, altre il problema è superare il concetto di casa popolare, questi gli accordi in emilia romagna tra amministratori e sindacati, aridatece fanfani…….

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Da sesto fiorentino
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/22-maggio-2012/caserma-donati-altra-occupazione-201290823802.shtml

il pd oltre a chiedere l’intervento della forza pubblica sa anche articolare un discorso su come si realizzano case e si recuperano spazi ad esempioi come la caserma per farne case popolari?

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L’Aquila
Affitti alle stelle per appartamenti e monolocali a L’Aquila. Nel capoluogo il mercato degli affitti è sempre più oneroso, una situazione al limite. In media, il 25 per cento dei contratti di affitto, pur essendo regolarmente registrati, sono carenti dal punto di vista normativo e non prevedono la tutela in caso di contenzioso.
La nota dolente riguarda, in particolare, gli importi degli a…ffitti: per appartamenti tra i 70 e gli 80 metri quadrati viene richiesto, anche in zone periferiche come Coppito, Pettino, Preturo, Pizzoli e Pianola, un fitto che oscilla tra gli 800 e i mille euro al mese. Si sale fino a 1.300-1.500 euro mensili se l’alloggio si trova nell’immediata periferia del centro storico. Cifre che lievitano di pari passo con l’aumentare della metratura. Per un posto -letto agli studenti vengono chiesti, mediamente, dai 200 a 400 euro, se la casa si trova in prossimità dei poli universitari.
Si sta verificando un doppio fenomeno negativo, legato anche agli effetti della nuova Imu. Da una parte l’aumento indiscriminato dei prezzi di affitto degli alloggi, dall’altra una sorta di ‘pressione’ sulle famiglie affittuarie che vengono invitate dai proprietari della case a rinnovare i contratti, passando da contratti concordati a quelli liberi. A questo di aggiunge il problema della crescita delle maestranze sul territorio, per lavori legati alla ricostruzione.
Affittuari che, in alcuni casi, si sono visti proporre contratti di comodato d’uso gratuito dell’abitazione in nero, in cambio del pagamento di un canone mensile. Affitti che, in quanto non regolari, non possono essere detratti fiscalmente. Un fenomeno da arginare in tempi brevissimi, soprattutto in considerazione del fatto che ci troviamo in una città terremotata dove, fatta eccezione per il discorso del progetto CASE e Map, la disponibilità di abitazioni agibili è ancora limitata rispetto alla domanda. Un dato che sta portando, inevitabilmente, all’aumento dei prezzi del mercato.

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http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2012/05/22/APPZfIZC-ascensori_utilizzo_legge.shtml#axzz1vbrBzVm9

Da Savona lo stato dell’ “Arte”

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COMUNICATO STAMPA AFFITTI PIO ALBERGO TRIVULZIO:
FIRMATA L’INTESA INTEGRATIVA DELL’ACCORDO SINDACALE DEL GENNAIO 2011
Dopo mesi di trattative sindacali si è chiuso positivamente il confronto fra le parti sul rinnovo degli affitti a canone concordato e, quindi, sull’accordo già sottoscritto dalle parti a gennaio 2011.
Perché si è arrivati a questa nuova intesa?
Dopo aver sottoscritto l’accordo sul rinnovo dei contratti di affitto a canone concordato nel gennaio 2011, l’ente con l’allora commissario straordinario lo aveva confermato nel mese di aprile.
Successivamente, però, il nuovo consiglio d’amministrazione aveva deciso unilateralmente di sospendere l’applicazione di quest’intesa, comunicandolo alle organizzazioni sindacali in un incontro avvenuto solo a febbraio del 2012. A questo punto il PAT chiedeva ai sindacati inquilini di cancellare l’accordo sindacale sottoscritto e di ridiscutere tutti i suoi contenuti. 
Ovviamente, SUNIA-SICET-UNIONE INQUILINI-CONIA non potevano accettare una richiesta di questo genere e, invece, davano una disponibilità ad individuare un tetto reddituale familiare alla sua applicazione. Il confronto che ne è seguito è stato lungo e difficile, ma alla fine ha prodotto un risultato positivo.
Si applicherà l’accordo del gennaio 2011 con il canone concordato e con le clausole sociali lì definite a:
• tutti gli inquilini il cui reddito familiare è compreso entro i 28.000 euro isee-erp
• tutti gli inquilini che hanno ricevuto dal COPAT la proposta di rinnovo alle condizioni di quell’intesa e alla quale hanno risposto positivamente Agli inquilini, il cui reddito familiare è compreso fra i 28.001 isee-erp ed i 35.000 euro isee-erp si applicherà l’intesa sindacale del gennaio 2011, ma con i valori massimi di euro al metro quadro individuati dall’accordo locale per la città di Milano, che regola i canoni concordati.
Oltre i 35.000 euro isee-erp, si applicherà il canone libero, ma con l’impegno di apertura a breve di un confronto sui livelli dei canoni di locazione da applicare, fra il COPAT ed i sindacati inquilini.
L’integrazione estende la validità dell’accordo sindacale fino al 31/12/2013 e contiene un preciso impegno al confronto fra le parti, nel caso venissero decisi eventuali piani di dismissione del patrimonio abitativo del Pio Albergo Trivulzio.
Le organizzazioni sindacali degli inquilini giudicano positivamente l’intesa sull’integrazione dell’accordo sindacale del gennaio 2011, perché mantiene la sua applicazione per la stragrande maggioranza dei nuclei familiari coinvolti (comprese le clausole sociali previste) e vengono escluse solamente le posizioni reddituali e patrimoniali decisamente elevate.
SUNIA, SICET, UNIONE INQUILINI, CONIA.

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http://fr.myeurop.info/2011/04/11/l-autorecupero-une-idee-a-recuperer-2077

in europa si discute dell’autorecupero di roma e dell’esperienza dell’unione inquilini.

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