Alitalia-Magliana, Legambiente: primi frutti avvelenati del piano casa

L’edificio di Alitalia, dismesso da molti anni, “grazie” al Piano casa, si trasformerà in alloggi.  Un cambio di destinazione d’uso di ben 1.400 case segneranno il futuro della centralità Alitalia-Magliana.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 6 giugno 2012

Alitalia-Magliana, Legambiente: primi frutti avvelenati del piano casa

“Ecco i primi frutti avvelenati del piano casa regionale, potremmo parafrasare così il vice presidente Ciocchetti, grazie a un cambio di destinazione d’uso ben 1.400 case, secondo le nostre stime, segneranno il futuro della centralità Alitalia-Magliana -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-.

Da Milano, arriva la notizia: proprio oggi sarebbe stato presentato il “primo progetto importante” del piano casa che ha per oggetto l’ex edificio dell’Alitalia, al parco della Muratella, alla Magliana. Un edificio dismesso da molti anni che, “grazie” al Piano casa, si trasformerà in alloggi, per il 70% a mercato libero e per il 30% il restante a canone calmierato. 390 alloggi affittati per 15 anni a 5 euro al metro quadro a giovani coppie o a forze dell’ordine, militari e persone che non possono rivolgersi al mercato privato, in cambio di altri 910 alloggi da piazzare invece sul mercato.

La Centralità ex Alitalia/Magliana, è stata pianificata attraverso due successivi Accordi di Programma, il primo ratificato dal Consiglio Comunale addirittura nel 1997, il secondo invece ratificato dal Consiglio stesso nel 2000, Accordi di Programma recepiti integralmente dal nuovo Prg della città, a sua volta adottato nel 2002 e approvato in via definitiva nel 2008. Il quadro della pianificazione della Centralità Ex Alitalia/Magliana è il seguente: complessivi 498.509 metri cubi, articolati in mc 104.000 destinati a uffici/direzionale privato –21% del totale delle cubature previste-, mc 132.000 per strutture ricettive –26%-, mc 102.509 per strutture per il tempo libero –21%-, mc 10.000 per servizi privati –2%-, e, infine, mc 150.000 a destinazione residenziale –30%. Come è evidente, questo quadro presenta un equilibrato mix di funzioni, nel quale le cubature con destinazione non residenziale “pesavano” sul totale delle cubature previste addirittura per il 70%. Un quadro urbanistico coerente, questo, per una Centralità immediatamente prossima all’Aereoporto della Capitale d’Italia, infrastruttura questa attorno alla quale è giusto collocare funzioni con quelle destinazioni d’uso.

“Mentre una parte della pianificazione del PRG, in area pubblica, è ferma, si attivano metri cubi di Alitalia, attraverso un semplice cambio di destinazione d’uso, al di fuori di quanto previsto dal piano stesso -conclude Parlati-. Si scassa, in questo modo, il piano regolatore a colpi di permessi a costruire, ancor più grave in una centralità, attraverso lo sciagurato piano casa. Cosa ha da dire l’Assessore Corsini sulla pianificazione in territorio romano, diretta dalla Regione? E l’area pubblica della centralità come sarà regolata? E’ mai possibile che i comparti privati di una centralità siano già stati tutti disciplinati, mentre invece la parte pubblica resta senza arte né parte? Ebbene, se il pubblico si ritira anche dalle centralità, lasciando campo libero ai privati cosa resta della dimensione pubblicistica del Prg della città?”

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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