Ponte della Musica, Legambiente diffida Alemanno

Quattro anni di lavori e uno dall’inaugurazione del 31 maggio 2011 non sono bastati per restituire l’area del Ponte della Musica ai cittadini, la zona continua ad essere ancora un cantiere a cielo aperto.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 18 giugno 2012

Ponte Musica, Legambiente diffida Alemanno: dopo un anno dall’inaugurazione il cantiere è ancora là.

 

 

Quattro anni di lavori e uno dall’inaugurazione del 31 maggio 2011 non sono bastati per restituire l’area del Ponte della Musica ai cittadini, la zona continua ad essere ancora un cantiere a cielo aperto. Per questo l’1 giugno scorso Legambiente Lazio ha inviato una diffida al Sindaco Alemanno e all’Assessore Corsini perchè venga definitivamente chiuso il cantiere in questione, vengano rimossi i recinti da ambo i lati del fiume e venga restituita integralmente alla città una delle aree verdi più vissute dalla comunità romana, sgomberata anche dall’autodemolitore ancora inspiegabilmente arenato nell’area.

“Sta per essere inaugurato il ponte della scienza ma dopo un anno dall’inaugurazione del ponte della musica il cantiere è ancora là, è un ritardo mostruoso e inammissibile – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Dopo la riapertura della pista ciclabile, anche questa dopo ripetute campagne raccolte dai media, tutto si è fermato di nuovo e la passeggiata lungo il Tevere è bloccata, così come scala e rampe per salire e scendere dal ponte al fiume sono chiuse e non finite.

Non a caso il Ponte della Musica, nato dall’idea di congiungere l’Auditorium Parco della Musica e il complesso sportivo del Parco Olimpico, nonchè i due municipi che li ospitano (II e XVII), è stato oggetto di discordia sin dall’apertura dei cantieri, avviati nel 2008, e di polemiche proseguite ben oltre l’inaugurazione del 31 maggio 2011. Perchè se l’idea era quella di realizzare il primo ponte ecosostenibile della Capitale, l’obiettivo è stato tutt’altro che raggiunto .

“ La riapertura della pista ciclabile è una conquista nostra e delle altre associazioni che hanno partecipato alla battaglia con noi, ma deve essere solo il punto di partenza -afferma Massimo di Stefano, presidente del circolo cittadino Roma Nord-. Continueremo a batterci fino a che non verrà fatta una manutenzione ordinaria sulla banchina di magra del Tevere, dove attualmente ci sono persone che vivono tra rifiuti, detriti e scarti di materiale. Tutto questo è fondamentale per garantirne il libero accesso, la fruizione di tutti i cittadini, nonché la sicurezza dei ciclisti. E’ scandaloso, inoltre, che ancora non sia stato rimosso l’ultimo sfasciacarrozze della zona proprio sotto al Ponte del Parco della Musica. Chiediamo, ora, al Comune e alla Regione Lazio- conclude Di Stefano-, di aiutarci anche a fare i necessari interventi di manutenzione nel parco pubblico sul Tevere gestito da Legambiente, l’unico sul fiume aperto liberamente a tutti i cittadini, che ha sofferto molto un lungo cantiere che ha impedito molte attività.”

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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