“121 ettari di campagna romana cementificati con 1,1 milioni di metri cubi”

121 ettari di campagna romana cementificati con 1,1 milioni di metri cubi: ecco le ricadute Municipio 5, del bando housing sociale di Alemanno.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 27 giugno 2012

Continua il viaggio della campagna salva agro di Legambiente Lazio. Adesioni su www.legambientelazio.it e 06/85358051.

Sette belle aree di campagna romana, estese per poco più di 121 ettari, sarebbero cementificate con oltre 1,1 milioni di metri cubi, appesantendo quei territori con 9.500 nuovi residenti. La campagna salva agro di Legambiente Lazio arriva nel quinto Municipio dove i risultati del Bando dell’Housing sociale di Alemanno porterebbe danni importanti.

“ La proposta di cementificare nuove aree di campagna romana è sconcertante, l’amministrazione capitolina deve fermare la devastante delibera sull’agro, il paesaggio dell’agro romano non può essere compromesso ancora -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Nel quinto Municipio si andrebbero a colpire aree a Casal Monastero e Case Rosse, serve una mobilitazione dei territori per garantire il diritto all’abitare e cassare questo scempio di devastazione in agro.”

Anche nel Municipio V sono allarmanti i risultati del bando per l’housing sociale: le sette aree coinvolte si trovano tra Casal Monastero e Case Rosse, appena fuori dal GRA, sulla direttrice Est della città (tutte classificate come agro, tranne una a verde e servizi). A Casal Monastero, in fase di approvazione del piano regolatore, il Ministero dei Beni Culturali segnalò precisi vincoli paesaggistici e archeologici ottenendo la riduzione dell’area da edificare. Ebbene, oggi parte di quelle stesse aree sono tra le proposte del bando housing. Se non bastasse, nell’area la popolazione rischia di raddoppiare: oggi risiedono a Casal Monastero circa 10mila persone, che se i risultati del bando fossero approvati come tali, diventerebbero automaticamente 9 mila in più. Capitolo a parte merita Case Rosse, da tempo al centro delle proteste dei suoi abitanti, per le emissioni dell’industria chimica BASF. Ebbene, in una zona così a rischio, il piano prevede di insediare 500 nuovi residenti.

Nuovi insediamenti che vanno valutati anche in relazione allo sciagurato accordo per il prolungamento della Metro B oltre Rebibbia che prevede una stima di altri 1,1 milioni di metri cubi, nonché l’ipotesi che proprio in quel quadrante possa arrivare anche il nuovo stadio della Roma –ossia un altro milione di metri cubi.

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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