Rifiuti Roma, “No a cassonetti a scomparsa, sì a raccolta porta a porta”

Legambiente esprime forte sconcerto per l’inaugurazione di cassonetti a scomparsa in via di Villa Lucina, nel quartiere San Paolo. Si tratta di un’operazione inutile e dispendiosa.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 27 giugno 2012

Cassonetti a scomparsa a Roma, Legambiente: inutili e dispendiosi, concentrare subito gli sforzi sul differenziata porta a porta.

Legambiente esprime forte sconcerto per l’inaugurazione di cassonetti a scomparsa in via di Villa Lucina, nel quartiere San Paolo. Si tratta di un’operazione inutile e dispendiosa in un momento nel quale tutte le risorse dovrebbero concentrarsi sulla raccolta differenziata: guarda un po’, proprio in queste ore, Palermo che in alcuni quartieri ha ben avviando il porta a porta allo stesso tempo ha detto addio ai vecchi cassonetti a scomparsa a causa degli elevati costi della manutenzione.
“ E’ una beffa, il Comune approva col Ministero dell’Ambiente il piano per la differenziata porta a porta e poi spende soldi per degli inutili cassonetti a scomparsa? – chiede Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio.- Davvero l’AMA ha tempo e personale da buttare per progettare insulsi cassonetti sotterranei invece di attivare il piano per la differenziata? E poi, questa trovata quanto è costata e quanto costerà di gestione e manutenzione? In un caso analogo a Reggio Emilia per servire 400 persone il costo era stato calcolato in 205mila euro, dei quali 145mila per l’attrezzatura ed altri 50-60 mila per la raccolta e manutenzione, un’assoluta follia.”
“ I cassonetti a scomparsa non hanno mai funzionato -continua Avenali-, pure quelli inaugurati stamattina sono stati installati addirittura nel 2010 e fino ad oggi non erano mai riusciti ad attivarli, così come quelli rotti da anni a Largo Agosta. Costano molti soldi, hanno seri e ovvi problemi di manutenzione. A che pro sprecare allora tempo e denaro? Peraltro, poi, in un quartiere prontissimo per la differenziata domiciliare, dove con il nostro porta a porta auto-organizzato abbiamo dimostrato che si possono raggiungere numeri altissimi. Monitoreremo comunque il funzionamento dei cassonetti a scomparsa e siamo prontissimi a scrivere, al primo fermo, un bell’esposto alla Corte dei Conti per segnalare lo spreco di soldi pubblici. Sono scelte come questa che allontanano Roma dagli obiettivi di legge del 65%. Basta con queste cose inutili, si fermino le altre ipotesi di cassonetti a scomparsa al Torrino Mezzocammino e non si sa dove e si investano i milioni di euro che i cittadini pagano con la tariffa solo per il porta a porta.”

 

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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