La III Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rigettato l’istanza di dissequestro degli animali e dei relativi mezzi di trasporto, del titolare del circo/mostra faunistica “Victor, lo Spettacolo delle Meraviglie”.
Comunicato stampa LAV 16 luglio 2012
CIRCO VICTOR: CORTE DI CASSAZIONE CONFERMA VALIDITA’ SEQUESTRO ANIMALI, RICONOSCIUTA FONDATEZZA DENUNCIA LAV (www.lav.it), OPERA CORPO FORESTALE E PROCURA DI RIETI
SMENTITI VETERINARI, ASL E PRIVATI, CHE AVEVANO AVVALORATO CONDIZIONI DI DETENZIONE
ANIMALI STANNO RECUPERANDO FUNZIONI BASILARI DOPO SCANDALOSA PRIGIONIA IN SCATOLE METALLICHE
La III Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza definitiva n° 1614-2012-000 del 12/7/2012, ha rigettato l’istanza di dissequestro degli animali e dei relativi mezzi di trasporto, del titolare del circo/mostra faunistica “Victor, lo Spettacolo delle Meraviglie”, avvalorando la sentenza del Tribunale del Riesame di Rieti che confermava la decisione del Gip del Tribunale di Rieti, relativamente alla convalida del sequestro.
Gli animali erano stati sequestrati dal NIRDA del Corpo Forestale dello Stato a seguito di denuncia della LAV che, ormai da anni attraverso denunce e segnalazioni alle Autorità deputate ai controlli, ne sottolineava l’insostenibilità delle condizioni di vita.
“Ora gli animali sono ricoverati in strutture idonee in grado di offrire loro il benessere dovuto e, fino alla fine del processo che si spera porti alla definitiva confisca e ad una severa condanna per maltrattamento, non vivranno più “inscatolati” in contenitori grandi quanto loro, in condizioni di sovraffollamento e di mancanza di igiene. Questa sentenza ci appaga per l’impegno, mai venuto meno, profuso nella certezza di ottenere giustizia e la tutela degli animali coinvolti” dichiara Nadia Masutti, responsabile LAV settore Circhi.
Sono dovuti passare molti anni prima che questi animali potessero sperimentare esperienze così basilari per loro, eppure così nuove e rare. Anni in cui la quasi totalità dei servizi veterinari ASL, dei Comuni in cui il Victor piantava le sue tende, non hanno mai trovato nulla di strano nel fatto che gli uccelli non riuscissero nemmeno ad aprire le ali nelle modalità in cui erano detenuti, che un leone marino fosse costretto in uno spazio poco più grande di lui, che gli alligatori non potessero muoversi nella “scatola” che li conteneva e che, tutti, vivessero perennemente al buio.
“Commuove l’entusiasmo che questi animali devono aver provato nella loro nuova condizione – aggiunge Nadia Masutti – Commuove, ma soprattutto indigna. Anche alcuni veterinari privati, interpellati per valutare le condizioni di detenzione degli animali del Victor, infatti, avevano dichiarato che, in fondo, “non stavano poi così male!”.
Tali condizioni di vita, evidentemente, non sono state ritenute così “buone” dai giudici della Suprema Corte, che hanno confermato anche il sequestro dei mezzi di trasporto per evitare il ripetersi del reato.
“Sono numerosi i magistrati coinvolti in questa fase cautelare, quindi, che hanno espresso tutti lo stesso parere rispetto alle detenzioni degli animali, non in linea con la loro tutela”, precisa l’avvocato Carla Campanaro, dell’Ufficio legale della LAV ‘‘Inoltre quello di Rieti non è l’unico procedimento a carico della struttura, e spiace constatare che, in assenza di una normativa nazionale che realmente regolamenti queste attività e che sottolinei le responsabilità degli organi addetti ai controlli che spesso autorizzano automaticamente gli attendamenti senza reali verifiche sullo stato degli animali, di fatto è molto difficile impedire situazioni del genere, a meno che non intervenga la Magistratura penale, con i relativi ed onerosi problemi anche per quanto riguarda la sistemazione di questi animali. Un grande ringraziamento va all’Avvocato Raffaella Sili, del foro di Roma, per il supporto tecnico prestato alla LAV, alla Procura della Repubblica di Rieti, al Tribunale stesso ed al Corpo Forestale dello Stato”.
La LAV esprime la proprio riconoscenza anche al WWF, il cui impegno ha permesso di trovare sistemazione a molti dei circa 100 animali del Victor.
“Ci auguriamo che questo importante passo rappresenti un monito per chi crede di poter liberamente e crudelmente lucrare su esseri viventi ma, anche, per quelle figure professionali che, per incarico istituzionale o per un giudizio ufficiale, sono chiamate ad eseguire controlli su strutture che detengono animali, e svolgono il loro compito in modo superficiale e svogliato o, peggio, fazioso”, conclude Nadia Masutti.
Al Ministero dei Beni Culturali, competente per strutture quali il Victor, la LAV chiede, infine, che, così come sono previste sovvenzioni alle imprese circensi e dello spettacolo viaggiante, vengano previste anche pesanti sanzioni per quelle realtà che, non considerando il benessere animale, lo calpestano.
Ufficio stampa LAV